venerdì, 29 Marzo 2024
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Padova: inceneritore, si apre la grande “partita”

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Il potenziamento dell’impianto prevede una nuova linea capace da sola di trattare 300 tonnellate di rifiuti al giorno

Tra i progetti di Herambiente, la società del gruppo Hera che gestisce il termovalorizzatore di San Lazzaro, l’avvio di una quarta linea per aumentare la funzionalità di un impianto che oggi brucia una quantità di rifiuti molto di sotto di quanto autorizzato dal piano regionale. L’intervento vedrà la sostituzione delle prime due linee, che trattano 150 tonnellate di rifiuti al giorno ciascuna, con una nuova, la quarta, dalla capacità di 300 tonnellate al giorno.

“Un po’ come avviene per un’autovettura datata – spiega Herambiente –, la necessità di manutenzione delle due attuali linee non risulta più economicamente conveniente rispetto all’investimento in una nuova linea, la cui realizzazione, del valore di circa 80 milioni di euro, sarà capace di generare rilevante occupazione in fase di realizzazione e di rappresentare un volano significativo per l’economia locale. Al di là dell’efficienza industriale, l’investimento comporterà un ulteriore miglioramento delle performance ambientali complessive dell’impianto, a partire da una riduzione delle emissioni, già oggi fra le più basse in impianti di questo tipo in Italia e ampiamente al di sotto dei limiti di legge”.

Il potenziamento va a inserirsi in un quadro ben più ampio al centro di interessi, alleanze, prese di posizione destinate a captare l’attenzione nei prossimi mesi. Nel risiko: il capitolo “autorizzazioni” che prevede, ad esempio, una procedura totalmente pubblica di informazione e partecipazione dei cittadini per arrivare allo scenario, già allargatosi oltre Padova, che mette in campo la gestione dei rifiuti all’interno della grande “partita” delle multiutility italiane tra partnership e aggregazioni. Proprio l’inceneritore di San Lazzaro potrebbe essere posto sul piatto di future operazioni. A completare il quadro due carichi da novanta: il piano regionale dei rifiuti che scadrà a fine anno e la presenza – che le autorizzazioni non potranno ignorare -, del nuovo polo ospedaliero nato dall’accordo di programma firmato lo scorso 22 aprile da Regione, Comune, Provincia, Università e Azienda ospedaliera.

Nicoletta Masetto