In ogni campo del mondo c’è un pallone da calcio che unisce, con i princìpi dello sport, le persone
Così come la palla che ha fatto nascere in Polesine la squadra di calcio Porto Alegre, che prende il nome dall’omonima cooperativa sociale, guidata da Carlo Zagato, il quale ha lanciato l’idea della squadra e contattato Francesco Verza come allenatore. I primi calci al pallone verso l’inclusione sociale, assieme a mister Verza, i giovani richiedenti asilo ospiti all’ostello Canalbianco di Arquà Polesine, li hanno dati a giugno 2017. Con l’approdo al campionato amatoriale Uisp di Rovigo, si è passati dalle parole ai fatti.
Tra i momenti più belli di questi tre anni di calcio, Verza, ricorda l’evento sportivo e sociale “Un calcio all’indifferenza”, organizzato dal Comitato Unione Italiana Sport per tutti di Rovigo con Angelo Mafione. Altro momento magico, è stata l’ospitata allo stadio di rugby “Mario Battaglini” di tutti gli atleti della Porto Alegre ad aprile 2019, per la finale di Continental Shield tra Rugby Rovigo Delta e Petrarca. Dopo l’esperienza e il mini allenamento con un approccio al rugby, avvenuto a inizio 2019 grazie all’head coach Umberto Casellato della Femi-Cz Rovigo, agli impianti sportivi di Bosaro, la Porto Alegre ha fatto da corridoio d’ingresso ai giocatori, qualche mese dopo nel tempio del rugby italiano.
Le parole Francesco Verza
“Gli applausi per noi del pubblico del Battaglini sono stati qualcosa di unico – commenta Verza – Ringrazio ancora Umberto Casellato e la società rossoblù per l’esperienza che ci hanno fatto vivere. La squadra andrà avanti, anche con numeri ridotti. Con l’Uisp Rovigo si sta pensando di organizzare il Calciotto. Con le squadre da 8 calciatori sarà più semplice giocare vista la riduzione degli ospiti della Porto Alegre. L’obiettivo primario resta l’iclusione”. (m.s.)