venerdì, 29 Marzo 2024
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Brugine, Giraldo: “Rischiamo di perdere la partita più importante”

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“La colpa è di chi non ha pensato che con il freddo il virus sarebbe tornato, non progettando vere attività per arginare la nuova ondata”

Michele Giraldo

“Sono colpito da un profondo senso di tristezza”. Inizia con queste parole lo sfogo del sindaco di Brugine, Michele Giraldo, che contesta l’ultimo Dpcm presentato in conferenza stampa domenica 25 ottobre dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Con un accorato post sulla sua pagina Facebook, il primo cittadino esprime tutte le proprie perplessità sul nuovo Dpcm per quanto riguarda la chiusura alle 18 dei locali. Decreto che resterà in vigore fino al prossimo 24 novembre.

Le parole del sindaco Giraldo

“Da domenica 25 ottobre – rileva il sindaco Giraldo – molte attività di ristorazione, bar, pasticcerie, abbasseranno la saracinesca per non alzarla più. E insieme a loro, palestre, piscine, teatri e cinema. Sudore, fatica, sacrifici, spazzati via da un virus, tanto feroce quando subdolo, che ha colpito sia il fisico che la testa delle persone”.

“Dopo i ristoratori, però – avvisa – toccherà alle altre attività, perché l’economia è circolare e se non vendo una pizza, una brioche, o un succo di frutta poi la catena si spezza e vanno in crisi le altre attività. E intanto il virus non si ferma, arriveranno nuovi decreti e verranno chiuse nuove attività”.

“Questa volta – evidenzia il primo cittadino – la colpa non è delle persone, tranne alcune eccezioni, che sono state brave, corrette, giuste, stando a casa, indossando la mascherina, tenendo le distanze e facendo tanti sacrifici. La colpa dice è di chi non ha pensato che il virus con il freddo sarebbe tornato e sarebbe stato più forte, non pensando a vere attività necessarie ad arginare una nuova ondata. Penso al trasporto pubblico, dove cinquanta persone sono stipate in un autobus e spesso ci sono pure gli imbecilli senza mascherina. Perché non sono stati fatti investimenti per aumentarlo? L’importante era regalare i monopattini? Dare il bonus vacanze, peraltro usato pochissimo? E intanto la nostra economia va a rotoli”.

“Abbiamo giocato contro il virus, pensando fosse debole – conclude Giraldo – in realtà abbiamo giocato contro noi stessi. Ora rischiamo seriamente di perdere la partita più importante”. Martina Maniero