venerdì, 29 Marzo 2024
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Padovano: “Valentina ha ispirato la solidarietà”

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L’associazione intitolata a Valentina Penello, una giovane mamma mancata a causa di una grave malattia nel 2009, si occupa dell’assistenza domiciliare professionale per i malati terminali o con gravi patologie

Foto di gruppo dei volontari dell’Associazione Valentina Penello

Alberto Borin, Vice-Presidente e Coordinatore dell’Associazione Valentina Penello Onlus descrive Valentina, come nasce l’Associazione a lei dedicata, i più importanti traguardi e come stanno affrontando l’emergenza sanitaria Covid-19.

Come nasce e di cosa si occupa la vostra Associazione?

“La nostra Associazione, come dice anche la denominazione, è dedicata a Valentina Penello, una giovane mamma che nel 2009 è mancata a causa di una grave malattia che in pochi mesi l’ha portata via alle sue piccole bambine e al marito Andrea, con il quale abbiamo pensato di costituire un’organizzazione che si occupasse di assistenza domiciliare professionale per i malati oncologici, terminali o con gravi patologie e alle loro famiglie, l’Associazione offre assistenza a casa impiegando personale specializzato in particolare in Cure Palliative. Offriamo inoltre sostegno dal punto di vista emotivo, spirituale e psicologico sia al malato che ai familiari, e favoriamo l’inserimento in Hospice. Infine, promuoviamo e gestiamo Gruppi di Auto Mutuo Aiuto per la elaborazione del lutto”.

Chi è Valentina Penello?

“Valentina era una ragazza solare, piena di energia, impegnata nel sociale e nello sport, che abitava nel quartiere Arcella e nel rione di San Carlo a Padova, la cui perdita ha colpito in modo significativo questo territorio, anche per la sua giovane età, 37 anni, lasciando due bambine di pochi anni orfane, che sono state accudite con grandissimo amore e impegno dal marito Andrea, Presidente dell’Associazione a lei dedicata”.

Quali sono i più importanti traguardi che avete raggiunto?

“Siamo una piccola Associazione ma siamo riusciti a farci conoscere e riconoscere come una realtà che si dedica col massimo impegno a portare sollievo e sostegno nelle case dove purtroppo tante famiglie affrontano quotidianamente malattie gravi con sofferenze molto pesanti. Inoltre, rappresentiamo per Padova la Federazione italiana Cure Palliative”.

Sono cambiati i vostri progetti in programma a causa dell’emergenza sanitaria attuale? In che modo la state affrontando?

“L’emergenza Covid ci ha cambiato nel senso che il nostro servizio, che non si è mai interrotto, si è dovuto ovviamente adattare ai protocolli sanitari, con costi aggiuntivi per acquisire i Dispositivi di Protezione Individuale; inoltre, il sostegno emotivo e psicologico e i Gruppi per il lutto sono stati portati avanti da remoto, cioè con modalità via web”. Fanny Xhajanka