L’iniziativa è partita da un gruppo di genitori che hanno scritto al presidente della Regione Veneto Luca Zaia per richiedere la possibilità di effettuare la didattica a distanza su base volontaria alla scuola primaria e secondaria di I grado

Il gruppo di genitori che ha scritto in Regione sostiene infatti che alcune famiglie sono in grado di sostenere il peso senza ricorrere a benefici economici o rinunciare al lavoro.
Didattica a distanza su base volontaria, la lettera dei genitori in Regione Veneto
“Egregio Presidente Zaia,
con particolare riferimento al continuo incremento del numero di contagi e alla fase critica in cui ci troviamo, La invitiamo a porre la Sua attenzione alla sicurezza e al problema dell’affollamento delle classi nelle scuole rimaste aperte anche col nuovo Dpcm, primarie e secondarie di I grado, dove, nonostante il rispetto del distanziamento minimo previsto di 1mt tra le rime buccali e ora la mascherina portata sempre, persiste un rischio molto alto di contagio.
Proponiamo di effettuare DIDATTICA A DISTANZA SU BASE VOLONTARIA alla Scuola Primaria e Secondaria di I grado, fortemente voluta dalle FAMIGLIE CHE SONO IN GRADO DI SOSTENERNE IL PESO senza dover rinunciare al lavoro e SENZA RICHIEDERE NESSUN BENEFICIO ECONOMICO, bonus o altro.
Purtroppo non previsto dai regolamenti scolastici, anche se richiesto dalle famiglie quando già attivo per ragazzi in quarantena, non viene autorizzato dai DS il ricorso alla DAD come misura preventiva.
Benefici:
* tutela della salute dei ns figli non esponendoli al rischio di contagio a scuola mantenendo attiva la loro istruzione e il legame con la scuola stessa;
* diminuzione affollamento classi con conseguenti maggiori distanziamenti possibili per gli studenti presenti, quindi maggiore sicurezza;
* diminuzione degli spostamenti di genitori e alunni, quindi minori rischi di contagio per le famiglie;
* nessuna ricaduta sul bilancio economico familiare;
* maggiore serenità per ragazzi e genitori.
La DAD è già prevista per i ragazzi costretti in quarantena, per cui gli Istituti sono attrezzati per effettuare videolezioni e scambio materiali, quindi la DAD volontaria non crea disagi o maggiore carico di lavoro per gli insegnanti, garantendo però anche a loro un luogo di lavoro più sicuro.
Confidiamo nella Sua comprensione e nella possibilità di accesso alla DAD volontaria da parte delle famiglie venete volonterose che vorranno contribuire per rendere più sicuro il ns Veneto in questo delicato momento.
Comitato Genitori DAD volontaria”