martedì, 16 Aprile 2024
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Basket, campionato in salita e coppe da dimenticare per la Reyer Venezia

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È la stagione più difficile della storia della Umana Reyer Venezia nel massimo campionato di basket in Italia.

Gli orogranata, che nell’ultimo quinquennio hanno conquistato due scudetti in Serie A, una Coppa Italia e una FIBA Europe Cup, quest’anno stanno faticando tantissimo per andare avanti, complice una situazione in infermeria che, sino a questo punto della stagione, ha tenuto fermi ai box i suoi uomini migliori. Coach Walter De Raffaele, in sostanza, negli ultimi due mesi ha potuto lavorare con meno della metà degli uomini del roster a disposizione, sia in allenamento che in partita, facendo ruotate in pratica sempre le stesse pedine senza possibilità di sostituzione.

A farne le spese è stato non solo il rendimento in Serie A ma anche e soprattutto il cammino in Eurocup dove i leoni di Venezia, con la sconfitta rimediata contro Badalona, hanno detto definitivamente addio alla Top-16.

A novembre la compagine della laguna ha raccolto soltanto una vittoria nelle quattro gare disputate in campionato, peraltro contro la modesta Virtus Roma, ad ulteriore dimostrazione del periodo negativo che la Reyer sta attraversando. Tuttavia, prima di tirare le somme e fare il punto sulla prima parte della stagione, Venezia dovrà giocare alcuni match chiave nei prossimi due mesi che potrebbero essere decisivi per le sorti della Serie A dove, così come riportato dalle quote scudetto dei migliori analisti delle scommesse basket come Betway, la Reyer è vista ancora come una delle possibili protagoniste.

E sì, perché questa Venezia parte comunque da un’ottima base di giocatori che, come già detto, ha vinto tutto quello che si poteva vincere nel recente passato, in Italia come fuori dai confini nazionali. Pur tuttavia, sono tante le assenze di rilievo che hanno decisamente rimarcato il momento negativo degli orogranata, da Mitchell Watt a Stefano Tonut, da Austin Daye (alle prese con gli ormai soliti problemi alle ginocchia) a Julyan Stone (caviglia), senza dimenticare un Andrea De Nicolao che quest’anno ha potuto allenarsi ben poco rispetto al dovuto.

A tamponare le falle del galeone veneziano ci hanno pensato fino ad ora i tanti giovani della cantera della Reyer che ogni anno contribuisce a sfornare alcuni tra i migliori prospetti della pallacanestro nazionale. Ma nonostante l’impegno e lo spirito di sacrificio dei ragazzi delle giovanili orogranata, Venezia è ancora ben lontana da poter essere definita come una squadra competitiva per il livello di agonismo e difficoltà del massimo campionato, così come si evince anche dalle statistiche e dai voti che i quotidiani sportivi, come la Gazzetta dello Sport, assegnano ai migliori giocatori di ogni giornata in A.

Quest’anno in Serie A, infatti, al netto del solito strapotere dell’Olimpia Milano (che nelle prime dieci giornate ha raccolto dieci vittorie), regna una sorta di equilibrio che in questa prima fase del torneo ha visto ergersi a protagoniste alcune outsider come la New Basket Brindisi (seconda alle spalle di Milano, con una sola vittoria in meno rispetto ai meneghini) e la Victoria Libertas Pesaro. Virtus Bologna, Dinamo Sassari e, nonostante tutti gli acciacchi, Reyer continuano nella loro rincorsa, in cerca di una vittoria ogni fine settimana per non mancare l’appuntamento con i playoff.

Il club della città della Serenissima ha tutte le carte in regola per arrivare tra le prime otto della classifica. Lo deve la Reyer alla sua città, ai suoi tifosi e ad un territorio, quello della Regione Veneto, che vive e sogna con il basket, dalla Serie A fino alle categorie inferiori.

Quando la dea bendata finalmente smetterà di accanirsi sulla squadra di De Raffaele, allora riusciremo a valutare tutto il potenziale degli orogranata che dovranno concentrarsi esclusivamente sul campionato, essendo finita anzitempo l’avventura in campo europeo. Ecco perché nella seconda parte della stagione ci aspettiamo un campionato diverso, in cui sarà Venezia una delle squadre che torneranno ad essere protagoniste sul palcoscenico nazionale.

Senza dimenticare che la concorrenza, come detto, sarà più agguerrita che mai, con le altre contendenti al titolo (come la Virtus Bologna che ha riportato un campione NBA in Italia come Marco Belinelli) che si sono ulteriormente rafforzate, in vista del guanto di sfida che di qui a breve sarà lanciato alla corazzata Milano.

 

 

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