giovedì, 28 Marzo 2024
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Padova, Treviso e Venezia a teatro unite per il Concerto di Capodanno

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Un capodanno in tre: 3 città, 3 teatri, quasi 70 artisti dello spettacolo, 3 programmi e per la prima volta anche la danza.

Il 1 Gennaio 2021 dalle ore 17.00 il concerto sarà disponibile sulla piattaforma Backstage del teatro stabile del Veneto, sul canale YouTube.

Il capodanno del Teatro Stabile del Veneto unisce Padova, Venezia e Treviso. La particolarità è che  si darà la possibilità al pubblico di “non scegliere” poiché si potrà godere di tutti e tre gli spettacoli. Continua con coerenza quello che aveva già fatto il Teatro Stabile del vento durante il primo lockdown. Sono stati i primi ad aprire una stagione “sul sofà” e capire che la tecnologia fosse fondamentale per il lavoro degli artisti. Si chiude l’anno continuando su questa linea con l’intento di rivendicare la dignità della professione del palcoscenico.

Saranno 3 le città e teatri coinvolti. Quasi 70 artisti dello spettacolo, 3 programmi e per la prima volta anche la danza. Due tra le più importanti voci della musica pop-jazz come Amii Stewart e Alessandro Safina si mescolano in un evento inedito che vede per la prima volta insieme i palcoscenici dei Teatri Verdi, Goldoni e Mario Del Monaco.

Due orchestre contigue geograficamente che si uniscono per la prima volta in un progetto: L’Orchestra di Padova e la Filarmonia Veneta.

Il programma sarà così suddiviso: Al Teatro Verdi di Padova prevarrà lo stampo più classico con le Arie d’opera Italiane. Da Treviso ci sarà il Crossover della canzone pop partendo da Lucio Battisti Lucio Dalla per arrivare a Cocciante[…] Ultimo ma non meno importante, dal teatro Goldoni di Venezia, le due orchestre faranno da accompagnamento alle esibizioni di danza.

Alcune delle dichiarazioni degli organizzatori

Il presidente del Teatro stabile del veneto Giampiero Beltotto:

“Il teatro stabile ha fatto da connettore, I protagonisti sono i comuni che si sono messi assieme rappresentando il 3 polo musicale di questa regione. L’obiettivo è quello di creare pubblico e un’offerta in un paese che dimentica la formazione musicale. È peccaminoso ad esempio il fatto che al classico non si insegni musica, in una cultura come quella italiana è una lacuna che va colmata.  I 3 comuni sono una potenza sono un’ alternativa al disastro che stiamo vivendo. Siamo orgogliosi di essere al sevizio di comuni e della regione. La politica deve capire la valenza di questo tipo di investimenti.”

Andrea Colasio Assessore alla cultura del Comune di Padova:

“Sta succedendo qualcosa di nuovo, presa d’atto inequivocabile. Nuova offerta nuova domanda con profonde implicazioni sull’idea di politica culturale di area metropolitana. Dobbiamo cominciare ad uscire dal localismo. Lo stabile, comincia il teatro del territorio. Si è inserito in un vuoto di politica culturale di area vasta, supplendo a questa funzione di coordinatore e vettore di politiche culturali.Fondamentale quindi creare un nuovo pubblico e che lo stabile lavori sui processi di socializzazioni delle giovani generazioni. È evidente che lo spettacolo dal vivo è una grande emozione ed è necessario coniugare politiche della cultura alla dimensione evocativa ed emozionale.”

Il Sindaco di Treviso Mario Conte:

“Ogni volta che entro in teatro non nascondo l’emozione che mi provoca vedere gli artisti esibirsi anche se davanti ad uno schermo, è qualcosa di straordinario in un momento come questo. Sarebbe stato molto più facile rinunciare a tutto questo ma va ricordato che dietro ad un artista, ad un cantante, ad un maestro o ad un ballerino c’è una persona, una famiglia che deve vivere. La scelta di continuare a fare cultura ha anche un aspetto sociale straordinario. I teatri veneti sono stati tra i primi ad adottare questa soluzione. Sono incredulo al pensare che  sarà a Treviso mi fa emozionare. Digitale e presenza potranno poi in un futuro essere sovrapponibili per quanto riguarda il teatro.”