Il vicesindaco Fontolan ricorda l’impegno di chi continua a guardare avanti con speranza e solidarietà

Il 2020 è stato un anno doloroso, difficile. Anche il nostro territorio è stato scalfito dall’ondata inarrestabile del Covid-19. Ma questo virus subdolo nulla può contro la resistente e indistruttibile catena umana dell’unione e della solidarietà.
In questi mesi sono scesi in campo diverse realtà, associazioni che hanno permesso di rendere questa pandemia non più facile, ma almeno più gestibile; assicurando a molti cittadini, soprattutto i più piccoli e i più anziani, nonché i più deboli, protezione e assistenza.
Il vicesindaco di Cavarzere Paolo Fontolan indirizza un caloroso plauso, che si fa portavoce dell’intera amministrazione “a tutte quelle attività di volontariato che non hanno mai lasciata sola la nostra comunità.
La Pro loco, la Protezione civile che, dopo la prima ondata, ha continuato a lavorare e ad aiutare i cavarzerani. Un sincero ringraziamento alle scuole e a tutto il personale che ha continuato a lavorare anche in presenza, in un momento così drammatico e complesso. Un plauso e un incoraggiamento lo vogliamo dedicare pure alle attività culturali che hanno visto ridimensionata la loro opera: andate avanti, non mollate, verranno tempi migliori; siete un patrimonio prezioso della comunità cavarzerana”.
Numerose sono state le celebrazioni e gli appuntamenti a cui i cittadini hanno dovuto rinunciare, come “il 75° anniversario della Liberazione, il concerto estivo con “La lirica sotto le stelle”, le mostre, l’attività ordinaria della Biblioteca comunale, i concerti di Natale e di fine anno, la stagione teatrale mai cominciata e che verrà ripristinata con l’anno nuovo”. Ma l’auspicio per il 2021 è che si continui ad “aiutarsi a vicenda. Non possiamo stare vicini fisicamente ma almeno facciamolo moralmente, come comunità, proprio per poter uscire ad affrontare insieme questo momento e questa situazione. Verranno tempi migliori, non mi stancherò mai di ripeterlo, ma noi continuiamo a coltivare la speranza e la solidarietà.”
Samuele Contiero