Progetto Parco Fiume Brenta: l’iniziativa è stata avviata grazie ai fondi per l’ambiente forniti dalla Commissione Europea e dal PSR della Regione Veneto

Il Comune di Vigodarzere, insieme ad altri 7 Comuni (Bassano del Grappa, Cittadella, Curtarolo, Grantorto, Limena, Piazzola sul Brenta e Pozzoleone) ha fatto da apripista con l’adesione al Progetto Parco Fiume Brenta, diventandone sostenitore e cofinanziatore. In tutto oggi sono gli aderenti sono 15, vale a dire tutti i Comuni rivieraschi fino a Vigodarzere e Limena.
L’iniziativa è stata avviata grazie ai fondi per l’ambiente forniti dalla Commissione Europea e dal PSR della Regione Veneto che hanno investito circa 3 milioni di euro. “L’obiettivo – spiega il sindaco di Vigodarzere, onorevole Adolfo Zordan – è quello di salvaguardare il territorio del Medio Brenta, riconosciuto a livello europeo come un sito di grande importanza naturalistica e turistico-ricreativa nonché una delle principali fonti d’acqua potabile della regione”.
Purtroppo, la situazione d’emergenza dettata dalla pandemia ha esaltato i problemi di inquinamento, parcheggio e ordine pubblico, rendendo ancora più essenziale una presa di coscienza da parte proprio degli enti locali e delle amministrazioni. “Per questi motivi, il Comune di Vigodarzere – prosegue Zordan -ha ritenuto opportuno prendere parte al progetto, grazie al quale i cittadini potranno usufruire gratuitamente di alcune attività: percorsi di educazione ambientale per le scuole elementari e medie; attività per migliorare la sostenibilità delle aziende agricole all’interno dell’area; giornate ecologiche di raccolta rifiuti”.
Sarà, quindi, installato un presidio ambientale integrato lungo l’asta del fiume, il quale renderà il territorio più pulito e sicuro per tutti. “L’amministrazione, insieme all’assessorato all’Ambiente – prosegue il primo cittadino – ha deciso di promuovere e finanziare l’iniziativa, vista la protezione sempre crescente di cui il Parco Fiume Brenta ha bisogno. Si tratta di un punto di riferimento di storica importanza nonché la principale risorsa paesaggistica del territorio ed è essenziale proteggerla e valorizzarla. Spesso parliamo dei fiumi solo quando diventano una minaccia o un problema. L’area del medio Brenta, che si estende da Bassano del Grappa a Padova, è riconosciuta a livello europeo ed inserita all’interno della Rete Natura 2000. É una delle principali fonti di acqua potabile del Veneto e un sito ambientale di grande importanza naturalistica e turistico-ricreativa che deve essere gestito”.
Nei prossimi mesi i Comuni che hanno aderito all’iniziativa, insieme ai promotori (Etra, Etifor, Veneto Acque, il Consiglio di Bacino Brenta, Veneto Agricoltura e l’Università di Padova), avvieranno un percorso di governance volto ad affrontare i temi della gestione del patrimonio naturalistico, la salvaguardia idrica, la gestione della ciclovia e la raccolta dei rifiuti.
Nicoletta Masetto