giovedì, 28 Marzo 2024
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Rovigo: “Nel 2021 non solo Covid: lavoreremo sui grandi temi della città”

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C’è stato un grande lavoro con le associazioni di volontariato con un coinvolgimento di 190 volontari

Edoardo Gaffeo

Il sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo ha fatto il punto di quello che è stato il 2020 e di che cosa attende la città capoluogo del Polesine, in vista del 2021. Tra luci e ombre, dovute al particolare contesto storico che stiamo vivendo, il primo cittadino ha raccontato come ha vissuto in prima persona l’emergenza Covid.

“Il 2020 è stato ovviamente un anno estremamente complicato. Le prime avvisaglie della pandemia le abbiamo avute il 21 febbraio, quindi è da 10 mesi che stiamo vivendo in una situazione drammatica. Anche se in Polesine la situazione è sotto controllo – grazie ad un lavoro molto importante svolto a livello di coordinamento tra le autorità sanitarie e tutti i Comuni, oltre che le varie istituzioni – gli effetti del lockdown si sono fatti sentire. In estate la città è rinata, specie nella seconda parte, tra fine agosto e i primi di ottobre, con tutta una serie di iniziative, specialmente nel settore culturale. Una quantità di eventi notevolissima, della quale hanno beneficiato anche i commercianti, che hanno fatto la loro parte, nel tessuto socio-economico”.
“Abbiamo lavorato in maniera massiccia con le associazioni di volontariato – continua -: 190 volontari coinvolti, facenti parte di 12 diverse associazioni, impegnati nella consegna dei buoni spesa a casa. Blu Soccorso e Croce Rossa in quella dei medicinali, Bandiera Gialla nei contributi per l’acquisto dei generi alimentari. Le variazioni di bilancio hanno superato abbondantemente i 4 milioni di euro: il 10% di questi, sono stati utilizzati per fronteggiare il virus. È stato un lavoro immane. La situazione emersa nel 2020 nessuno di noi l’avrebbe potuta immaginare. Tante cose le abbiamo dovute rinviare. Chiudiamo l’anno cercando di distribuire altri fondi. Ci sono stati dei momenti molto complicati. Tra marzo e aprile abbiamo dovuto tenere i nervi ben saldi, dato che arrivavano Dpcm praticamente ogni settimana. Non sempre è stato possibile dare delle risposte ai cittadini”.

Come vede il nuovo anno?

“Mi affaccio al 2021 con un cauto ottimismo: sono infatti preoccupato per gli anziani, ossia la parte più debole della popolazione. Saranno sempre monitorate le Rsa e avremo massima attenzione verso le scuole, che vanno tenute aperte, come segnale di civiltà. Vanno fatti investimenti e si deve lavorare assieme tutti quanti, per evitare la cosiddetta povertà educativa. La Dad tende ad aumentare questi divari. Intravediamo da lontano la luce in fondo al tunnel. Non dobbiamo concentrarci solo sull’emergnza. Continueremo a lavorare sui grandi dossier, ereditati dalle amministrazioni precedenti: riqualificazione dell’ex ospedale Maddalena in Commenda, il lodo Baldetti, e tanti altri progetti. Ci sono varie cose che abbiamo dovuto mettere in stand by: bilancio partecipato, attività di coivolgimento dei patti pubblici, interazione con le persone. Bisogna far partecipare la comunità alle nostre scelte. non ci sono mai stati momenti di tensione in consiglio comunale, che ha lavorato bene, ovviamente ci sono stati dialoghi opposti, ma abbiamo anche condiviso tante scelte, che si sono rivelate fruttifere, come nel caso delle norme sul consumo del suolo e quelle sull’urbanistica”.

Marco Scarazzatti