Dopo una lunga attesa, tra gioia e commozione, è pronto il nuovo salottino, che spezzerà in tutta sicurezza le distanze imposte dalle norme anti covid, avvicinando gli ospiti del Csa di Adria ai loro famigliari.
Lo scorso 13 febbraio il presidente del Centro servizi anziani (Csa) di Adria Simone Mori ha inaugurato il giardino degli abbracci, insieme con il sindaco Omar Barbierato e la direttrice del distretto 2 dell’Ulss 5 Maria Chiara Paparella.
Grazie alle nuove strutture, gli ospiti e i famigliari potranno presto tornare ad abbracciarsi e tenersi per mano per circa un quarto d’ora, protetti da maniche di nylon, ma «a un metro dal cuore», ha spiegato il presidente Mori. Inoltre, avranno a disposizione cuffie con cui potranno sentirsi e parlarsi.
Lo spazio, studiato e attrezzato per il contatto tra ospiti e famigliari, sarà reso disponibile non appena il Csa riceverà dall’Ulss la convalida “covid free”, al momento bloccata da qualche caso non ancora negativizzato. I dati, comunque, fanno ben sperare e il presidente Mori spera a breve di iniziare ad utilizzare la stanza per far riunire le famiglie.
Adria, la stanza degli abbracci: i ringraziamenti e il ricordo di chi non c’è più
Visibilmente emozionato, il sindaco di Adria ha voluto ringraziare i lavoratori del Csa e i volontari della Croce Verde, che hanno agito per il bene comune e ci hanno insegnato che «nei momenti di difficoltà non ci si divide, non si fa polemica, ma si fa squadra».
L’inaugurazione è stata anche l’occasione per un saluto a chi non c’è più. «Oggi — ha affermato Barbierato — non possiamo sicuramente esimerci dal ricordo e dal perché siamo qui, per inaugurare questa struttura, ma anche per il ricordo di chi oggi non c’è più all’interno della casa di riposo e sicuramente ci sta guardando dall’alto». Come ha anticipato il primo cittadino, il ricordo delle persone scomparse troverà spazio in futuro anche in una giornata dedicata.
Adria, all’inagurazione della stanza degli abbracci spazio a giovani musicisti
Oltre ai ringrazi menti, ai saluti e al taglio del nastro, le istituzioni hanno lasciato spazio ai giovani musicisti dell’istituto comprensivo Turolla di Ariano nel Polesine, che hanno commosso i presenti sulle note di “Nuvole bianche” di Ludovico Einaudi.
