martedì, 16 Aprile 2024
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Carabinieri Padova: Sgominata la banda dei furti di auto di lusso

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Una banda organizzata con attrezzature altamente tecnologiche, quella disarticolata nel pomeriggio di sabato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Padova

Sabato 13 febbraio i due soggetti di nazionalità bulgara sono stati arrestati dai militari del Comando Compagnia di Piove di Sacco In Chioggia-Sottomarina (VE) proprio mentre si accingevano a fuggire dall’Italia con due veicoli riciclati ed immatricolati con targhe estere.

L’indagine che ha portato ai due fermati, B.T. e S.T., 42 e 53 anni, coordinata dalla Procura traeva spunto, nel dicembre 2020, dall’analisi dei dati relativi ad una serie di furti di auto di grossa cilindrata perpetrati in Veneto. In particolare emergeva la presenza, nelle località in cui avvenivano i furti, di un’autovettura rivelatasi essere d’appoggio alla banda ed intestata ad una ditta con sede in Umbria di proprietà di un cittadino terzi. Successivamente è stata individuata presso Cavarzare (VE) la zona in cui i soggetti dimoravano e in cui erano custodite le auto oggetto di furto, al cui interno era stata organizzata una vera e propria officina e carrozzeria per la reimmatricolazione dei veicoli. 

I due, dopo aver rubato i veicoli nelle provincie di Padova, Venezia e Treviso, li portavano nel capannone dove dai mezzi veniva rimossa qualunque indicazione circa la loro reale origine, rendendoli di fatto irrintracciabili al momento di un eventuale controllo su strada. 

La banda delle auto di lusso: maniaci dello scassinamento

Una cura maniacale che consisteva in passaggi svolti a regola d’arte: sostituire tutti i vetri del veicolo per cancellare l’identycar; modificare i numeri di telaio; cambiare tutte le etichette del veicolo che potessero ricondurre ai dati originali; creare contratti di acquisto fittizi. Le vetture, pronte ad essere esportate con targhe bulgare, svizzere ed austriache sulle quali sono in corso accertamenti, erano praticamente rese genuine e sarebbe stato impossibile risalire ai mezzi originali.

La strumentazione di cui erano dotati era sofisticatissima, consentiva di intercettare le radiofrequenze dei telecomandi di chiusura dei cancelli e clonare a distanza le chiavi dei veicoli per poi riprogrammarne completamente il sistema interno tramite pc, avendo gli schemi elettrici dei veicoli.

I due seguivano le vittime di pomeriggio e, non appena localizzato un veicolo d’interesse, pedinavano la vittima per individuare dove abitasse e se parcheggiasse all’esterno. Per compiere i furti sfruttavano poi gli orari del lockdown, uscendo alle ore 05:00 per rubare i veicoli e rientrando con i mezzi rubati alle 08:00 al fine di accodarsi al traffico che si genera a quell’ora e non essere sottoposti a controlli.

I mezzi ,trafugati nelle zone di Noventa Padovana, Rubano, Venezia, Paese, Casalserugo e Padova tra il 14 gennaio e l’11 febbraio 2021,
erano tutti Suv di alta fascia tra cui Lexus e Range Rover ed il valore totale si aggira intorno ai 350.000 euro.