venerdì, 29 Marzo 2024
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Giuseppe Ruzza confermato presidente Figc Veneto

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Le linee d’azione per i prossimi mesi del 2021

Giuseppe Ruzza
Giuseppe Ruzza

Giuseppe Ruzza, mestrino di 71 anni è stato rieletto lo scorso gennaio presidente del Comitato regionale Veneto della Figc, per lui si tratta del terzo mandato. “Non è mai facile essere riconfermati – osserva Ruzza -. Esserlo per la terza volta mi rende orgoglioso. Perché presumo che le società abbiano compreso il mio amore per questo mondo e l’impegno costante e quotidiano che gli dedico”.

Ruzza fa una analisi della situazione attuale. “E’ un momento terribile – sottolinea – ed uno dei motivi che mi ha spinto a candidarmi è proprio la consapevolezza di poter essere utile, di poter aiutare il movimento ad uscire da questo buio e cercare di concludere un percorso interrotto. Non sarà facile, ma credo che l’esperienza, la conoscenza e l’autorevolezza acquisite in questi anni saranno un buon viatico per fare bene. Nella nostra squadra, e ne sono orgogliosissimo, abbiamo inserito diverse rappresentanti femminili ma non perché dovuto, assolutamente, ma perché tutte meritevoli per l’esperienza, gli incarichi e la disponibilità. Ci attende un duro lavoro che affronteremo con determinazione. Consci delle difficoltà ma anche convinti di potercela fare. Assieme alle società con le quali cercheremo di interloquire in modo sistemico. Da soli non si va in nessuna parte. Vogliamo lavorare in completa sinergia nella speranza di uscire da questo tunnel che sembra non terminare mai”.

Considerazioni ed analisi che si aggiungono alla speranza di poter portare a termine una stagione agonistica pesantemente condizionata dall’emergenza dovuta alla pandemia. “Cercheremo in tutti i modi – conclude – di riuscire a portare a conclusione questa stagione. Abbiamo varie ipotesi e valuteremo quella più fattibile sulla base dell’evoluzione della situazione”.

Ruzza avrà il compito, non facile, di accompagnare la ripartenza cercando, nelle società dilettantistiche venete, di infondere l’entusiasmo e la voglia di riaprire gli impianti sportivi da troppo tempo chiusi. Per riuscirci si avvarrà di una ‘squadra’, un gruppo di collaboratori con una nutrita presenza femminile. Il compito del Comitato non sarà agevole perché la pandemia sta causando profondi strascichi economici, sociali, fisici, con conseguente scoramento e disaffezione. Per ripartire il Comitato Regionale si sta impegnando perché ogni risorsa accantonata, sia a livello regionale ma, soprattutto, a livello nazionale, possa essere sdoganata e distribuita alle società.

Lino Perini