La casa di riposo a Istrana sarà ultimata e attivata entro la primavera del 2022 e disporrà di 90 posti letto, ma il Comune ha già richieso un aumento di 30 unità
Via libera per il cantiere della casa di riposo. È stato rilasciato il 31 dicembre alla ditta Numeria che ha in essere un accordo con Codess, il permesso di costruire la nuova Rsa del Comune di Istrana. La casa di riposo sorgerà sulle ceneri dell’ex campo da calcio e una volta ultimate definitivamente le opere fuori ambito si procederà ad aprire il cantiere e a gettare le fondamenta per l’opera.
“Un ulteriore passo avanti – afferma la sindaca Maria Grazia Gasparini –. A fine anno hanno avuto il permesso per costruire, ora si tratta di organizzarsi ma ormai ci siamo. È stato fatto un ulteriore passaggio sulla progettualità in quanto rispetto al progetto iniziale abbiamo dovuto aggiungere una zona Covid come scritto nella nuova normativa”.
Istrana, la nuova struttura pronta nel 2022
La casa di riposo sarà completata e attiva, come da crono-programma, nella primavera del 2022 e avrà 90 posti letto per gli ospiti.
“Abbiamo l’autorizzazione per ospitare 90 posti letto per persone non autosufficienti – spiega la sindaca –. Abbiamo già fatto richiesta per aumentarli di altri 30 ma per avere una risposta in merito bisognerà attendere il nuovo piano di zona che sarà fatto nel 2022 e lì si potranno inserire. Il percorso è abbastanza lungo e i tempi non si possono anticipare perché il piano di zona del 2021 è di carattere straordinario”.
Oltre ai posti letto, nuovi posti di lavoro
Ai posti per gli ospiti, si aggiungono quelli di lavoro. Nella convenzione siglata con Codess, l’amministrazione aveva fatto mettere in previsione di reperire in loco almeno una parte delle figure professionali che vi saranno inserite così da dare un’occupazione alle persone del territorio stesso.
“È stata anche fatta una convenzione di gestione dove viene data la possibilità di inserire per dei periodi brevi priorità ai residenti per situazioni in cui il Comune deve intervenire con urgenza. Questo va concordato con i servizi sociali e poi si ragionerà anche per ulteriori servizi come la lavanderia, i pasti e altro. Il dialogo è sempre aperto”, conclude la sindaca.
Lucia Russo