Anche il personale sanitario ha ricevuto il vaccino

In Polesine, nei giorni scorsi, hanno ricevuto il vaccino 6.730 persone: 3.364 tra ospiti e operatori delle case di riposo, 3.366 tra i lavoratori dell’Ulss 5.
Gli ospiti delle rsa hanno aderito per il 95%, il 2% ha scelto di non ricevere la dose e i rimanenti non sono risultati idonei. L’83% degli operatori si è fatto vaccinare, il 9% ha manifestato dissenso e l’8% non ha potuto in quanto positivo o negativizzato da poco. L’azienda ospedaliera a metà gennaio ha iniziato a somministrare la seconda dose a queste 6.730 persone.
“La campagna di vaccinazione, partita il 27 dicembre, è in piena attuazione – rende noto Fernando Antonio Compostella, direttore generale dell’Ulss 5 Polesana -. La nostra azione è limitata dalla disponibilità dei vaccini: prima di procedere con gli over 80 abbiamo dovuto assicurare la seconda dose a chi ha già ricevuto la prima. Con Pfizer-BioNTech l’immunizzazione si attiva dopo una settimana dalla seconda dose, inoculata 21 giorni dopo la prima. Moderna, invece, necessita di 28 giorni tra una somministrazione e l’altra. Tutti i vaccini hanno lo stesso meccanismo d’azione, non ce n’è uno migliore di un altro”.
“Non inoculiamo il virus – spiega il direttore generale Compostella – bensì l’rna, che fa produrre la proteina che stimola la produzione di anticorpi. Il vaccino è sicuro ed efficace: dei 6730 polesani che l’hanno ricevuto nessuno ha manifestato reazioni degne di nota. Con le dosi che arriveranno la prossima settimana copriremo il personale non sanitario che lavora negli ospedali”.
Giacomo Capovilla