mercoledì, 24 Aprile 2024
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Rovigo: un “biciplan” per riequilibrare la viabilità cittadina

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Gli Amici della Bicicletta chiedono una moderazione del traffico per la sicurezza di ciclisti e pedoni

Denis Maragno, presidente della Fiab Amici della Bicicletta
Denis Maragno, presidente della Fiab Amici della Bicicletta

La Fiab propone il “biciplan”, per riequilibrare la mobilità all’interno della città. Percorsi a prevalenza ciclistica che connettano centro, quartieri e frazioni; alcuni già fruibili, altri che invece necessiterebbero di interventi infrastrutturali. Gli Amici della Bicicletta propongono quindi una moderazione del traffico, per garantire una compresenza sicura di pedoni, ciclisti e automobilisti. Una delle proposte: far partire i percorsi dalle antiche porte della città.

“Uno strumento obbligatorio”

“Nel periodo invernale – racconta Denis Maragno, presidente della Fiab -, quando le attività all’aperto sono sospese, organizziamo degli appuntamenti informativi per promuovere l’uso della bicicletta. Il 29 gennaio abbiamo presentato alcune nostre riflessioni su un possibile biciplan per la città di Rovigo. Si tratta di uno strumento da qualche anno obbligatorio, da affiancare al piano della mobilità sostenibile. L’obiettivo del biciplan è riequilibrare la mobilità all’interno della città, in modo da favorire tutte le tipologie di utenti della strada. Proponiamo dei percorsi a prevalenza ciclistica, che mettano in connessione i punti più importanti della città con le frazioni. Abbiamo considerato i passaggi di bici agli incroci, l’incidentalità e i luoghi dove realizzare nuove piste ciclabili per mettere in rete quelle già esistenti”.

“La nostra proposta è duplice – spiega Maragno -: da un lato collegare centro e frazioni passando per i quartieri, dall’altro connettere le frazioni tra loro con un grande anello esterno. Alcune delle nostre proposte sono già realizzabili, altre necessiterebbero di interventi infrastrutturali. A Rovigo c’è una circolazione significativa di biciclette, che meritano di potersi muovere in sicurezza. Pensiamo che vada moderato il traffico: non tanto riducendo il numero di auto, ma promuovendo una compresenza sicura di tutti gli utenti della strada. Per far rallentare le auto suggeriamo di individuare alcune ‘zone 30’, dove non sia possibile superare i 30 chilometri orari. È uno strumento che può essere facilmente utilizzato nei quartieri residenziali, dove non ci sono grandi arterie urbane. In alcune aree della città è possibile la coesistenza di bici e auto”.

“Una delle nostre proposte di collegamento – afferma il presidente della Fiab – prevede la partenza dalle porte storiche delle città, per poi passare per i quartieri e raggiungere le frazioni. Ogni singola frazione potrebbe avere una sua linea preferenziale per raggiungere il centro. Ad esempio proponiamo di connettere Grignano non tramite via Forlanini, bensì percorrendo via Vittorio Veneto. Si tratta di una via che, tra abitazioni, scuola e impianti sportivi, richiede a prescindere una moderazione del traffico e, attraverso via Dosso Faiti, permetterebbe di raggiungere Grignano in bicicletta”.

Giacomo Capovilla