venerdì, 19 Aprile 2024
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Alta padovana, scuole chiuse da giovedì

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Da giovedì scuole chiuse nelle scuole dell’Alta Padovana dalla seconda media. Incidenza di positivi superiore a 250 persone ogni 100mila abitanti.

Il provvedimento è stato annunciato oggi dalla dottoressa Francesca Russo, direttrice della prevenzione della Regione Veneto. Tre i distretti sanitari in cui sarà adottato questo provvedimento: quello dell’Alta padovana (272), quello di Asolo (268) e quello del Veneto Orientale, con l’incidenza maggiore.

Nell’Alta Padovana, fa sapere l’Ulss6, nell’ultima settimana in media si sono registrati 95 nuovi positivi al giorno (a fine gennaio erano 60). I tamponi sono in corso ma si presume che il 50/60 per cento siano riconducibili a varianti.

Vaccini a operatori sanitari

Per quanto riguarda i vaccini a operatori sanitari, il 93% ha concluso entrambi i cicli della somministrazione, i rimanenti la stragrande maggioranza sono positivi recenti o esclusi per patologia.

Operatori della scuola, “nessuna prenotazione anomala dei vaccini”

L’Ulss6 fa sapere che le indagini su presunte irregolarità nelle prenotazioni dei vaccini hanno confermato che è tutto in regola. “E’ emerso che tutte le prenotazioni, anche quelle doppie riconducibili a un unico codice fiscale, riguardavano personale della scuola avente diritto. Ad esempio, una persona singola ha prenotato per più colleghi -fa sapere l’azienda sanitaria -. Il sistema lo consentiva perché, per accelerare i tempi di risposta, era stato utilizzato quello preesistente in uso per prenotare i prelievi. A breve verrà reso disponibile nel sito un nuovo applicativo dedicato in via esclusiva alle scuole, che non consentirà più di prenotare per altri”. Il sistema era stato bloccato in via prudenziale per procedere a verifiche e anche perché le liste in  possesso dell’Ulss non comprendevano il personale over 55, che solo recentemente il ministero ha fornito. “Fortunatamente non si è verificata alcuna irregolarità”.

Sempre sul fronte scolastico abbiamo vaccinato finora oltre 2700 operatori pari al 15 per cento degli aventi diritto.