venerdì, 29 Marzo 2024
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Amazon e dipendenti in sciopero: “Hanno ragione, servono condizioni di lavoro dignitose”

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Camani: “Anche se Amazon apre nel Veneto non significa che possa derogare alle regole”

“Pieno sostegno al personale di Amazon in sciopero per chiedere condizioni di lavoro accettabili: l’azienda ha il dovere di rispondere e le istituzioni quello di appoggiare le ragioni dei lavoratori”. A dichiararlo è la vice capogruppo del Partito Democratico Veneto, Vanessa Camani, in occasione della prima mobilitazione nazionale dei lavoratori del gigante dell’e-commerce promossa dai sindacati confederali.

“La crescita del fatturato dell’e-commerce non è andata di pari passo con quella dei diritti”

Vanessa Camani
Vanessa Camani vicecapogruppo del Pd In Consiglio regionale

“Nel settore dell’e-commerce – dice una nota del Pd – la crescita del fatturato durante la pandemia non è andata di pari passo con quella dei diritti. È intollerabile che, dopo mesi di attesa, la multinazionale si ostini a non voler ascoltare le richieste legittime delle lavoratrici e dei lavoratori. Da anni le violazioni si ripetono: carichi di lavoro e turni insostenibili, inquadramento professionale del personale non corretto, contratti precari tra tempi determinati, interinali e a chiamata, turnover esasperato, ricorso eccessivo al sistema dell’appalto. Il fatto che Amazon continui ad aprire nuovi stabilimenti anche in Veneto, non significa poter derogare dalle regole, a partire dall’applicazione di contratti collettivi riconosciuti a livello nazionale. Sviluppo e ricchezza di un territorio si creano con occupazione stabile e di qualità”.

“La Regione deve essere in prima linea a sostenere i lavoratori. Donazzan ha fatto troppo poco”

“Anche la Regione – evidenzia Camani – dovrebbe essere in prima linea in questa battaglia. L’assessore Donazzan, rispondendo ad una mia interrogazione solo qualche giorno fa, si è limitata ad annunciare una generica ‘disponibilità ad incontrare le parti’.  Decisamente troppo poco. La questione dei diritti dei lavoratori di Amazon riguarda certamente il livello nazionale, ma risulta oggi centrale in Veneto, con migliaia di persone coinvolte e quattro grandi centri di logistica in procinto di essere aperti. La sfida dei diritti del lavoro nel secolo nuovo delle innovazioni tecnologiche e delle piattaforme digitali deve trovare la politica e le istituzioni pronte. Il Veneto non può perdere questa occasione”.