mercoledì, 17 Aprile 2024
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Bagnoli, Palazzetto Widmann torna pubblico

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Bagnoli. Il Comune ha fatto valere il diritto di prelazione sul fallimento Attiva – Cosecon, così Palazzetto Widmann torna pubblico. Diventerà la sede del Municipio

Dopo una lunga trattativa e una delicata fase preparatoria si è conclusa l’acquisizione da parte del Comune del Palazzetto Widmann. Come ha annunciato il sindaco Roberto Milan l’amministrazione ha fatto valere il diritto di prelazione sull’acquisto e si è aggiudicata il Palazzetto per 235 mila euro più Iva. Si tratta dell’atto finale di un percorso assai lungo iniziato nel 2017 con una prima asta giudiziaria in seguito al fallimento della società Attiva avvenuto nel 2013, società che ne deteneva da anni la proprietà.  (continua a leggere dopo la gallery)

Il palazzo

Il palazzo si trova di fronte a Villa Widmann Borletti, e venne fatto erigere agli inizi del Settecento dall’abate Antonio Widmann, il quale, poco avvezzo alla vita caotica che si svolgeva nella villa, decise di avere una dimora per sé, indipendente dall’abitazione principale. L’edificio originario era una costruzione a due piani che i Canonici di Santo Spirito avevano destinato ad abitazione per il fattore che amministrava e gestiva i terreni.

Gli affreschi

Le pareti interne vennero affrescate da Ercole Gaetano Bertuzzi, Louis Dorigny e Giovanni Battista Pittoni. Con la vendita di Villa Widmann e i territori circostanti, anche il Palazzetto, come gli altri edifici, divenne proprietà di Pietro d’Arenberg, il quale nel 1859 ne affittò una parte al comune di Bagnoli perché lo utilizzasse come scuola e sede municipale.  Nel 1884 il Palazzetto Widmann cessò la sua funzione di scuola, ma continuò ad ospitare gli uffici del Comune ancora per molti anni. Nel 1984 il palazzetto venne acquisito definitivamente dal Comune, ma smise di essere la sede del municipio. Da allora, venne sottoposto a continui restauri interni ed esterni, al fine di riportare gli affreschi e gli stucchi allo splendore originario e recuperare la facciata dai danni che negli anni le avevano arrecato gli agenti atmosferici.

La soddisfazione del sindaco

Assai soddisfatto il sindaco Roberto Milan: “Un edificio simbolo dell’architettura e dell’arte italiana unico al mondo, che dalla fine del 1600 è arrivato ai giorni nostri consegnandoci un patrimonio culturale e sociale di altissimo valore è ritornato nostro, di tutti noi. Un’ opportunità di condivisione e valorizzazione delle capacità artistiche tutta italiana e veneta. Un gioiello del territorio che merita di essere apprezzato e vissuto.

Il monumento apre le porte

Le porte del monumento sono finalmente aperte perché venga consegnato a voi – ha detto rivolto ai cittadini – perché siate protagonisti della vita del paese e orgogliosi della nostra Bagnoli di Sopra”. Ora, completato l’intervento di pulizia e avvio degli impianti, l’edificio verrà aperto al pubblico, successivamente diventerà la nuova sede municipale, visto che quella attuale avrebbe bisogno di un costoso restauro.

Cristina Lazzarin