venerdì, 29 Marzo 2024
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Chioggia: la copia del pendolo di Galilei al Museo della Torre di Sant’Andrea

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Chioggia: un regalo inaspettato e originale quello ricevuto dal maestro Aldo Bullo. Un vecchio amico di Limena gli ha regalato una copia da lui costruita del famoso pendolo di Galileo Galilei

Il pendolo di Galileo
Il pendolo di Galileo

Che cosa accomuna il maestro chioggiotto con l’amico padovano, l’ottantenne Ermido Crivello? Oltre all’amicizia, la passione per gli oggetti storici. Crivello è infatti appassionato dei congegni astrusi, dell’uso dei metalli, degli attrezzi da banco… un tecnico-inventore insomma. Tra le sue creazioni figurano l’Astrario di Padova, la Balestra di Leonardo, il Notturlabio, i grandi quadranti esterni degli orologi da torre di Brescia, di Padova, di Lusone e Cremona.

Galilei cominciò a indagare le oscillazioni del pendolo nel 1581 dopo aver osservato una lampada sospesa nella Cattedrale di Pisa. Intuì che le oscillazioni di un pendolo, in proporzione al peso e alla lunghezza della sospensione, purché non troppo ampie, determinano un movimento periodico costante. La durata di quelle lente oscillazioni, che Galileo misurò con il battito del polso, rimaneva immutata, nonostante la loro ampiezza diminuisse sempre di più. Solo vent’anni dopo riprese gli esperimenti che gli permisero di formulare il principio dell’isocronismo delle piccole oscillazioni del pendolo. Forse l’intento del famoso scienziato toscano era quello di usare il pendolo oscillante come strumento per misurare gli intervalli di tempo delle pulsazioni cardiache. Nel 1641 Galileo abbozzò un progetto per l’utilizzo del pendolo come meccanismo regolatore degli orologi, ma, vecchio e cieco, non riuscì a realizzarlo. Qualche anno dopo, nel 1657, sarà l’olandese Cristian Huygens a costruire il primo orologio a pendolo.

Il maestro Bullo ha collocato la copia del pendolo di Galilei nel Museo della Torre di Sant’Andrea che già vanta – in originale – l’orologio di Dondi, il più antico orologio da torre del mondo.