venerdì, 29 Marzo 2024
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No alla quarta linea dell’inceneritore! Presidio a Padova

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Presidio infuocato a Padova per il No alla quarta linea dell’inceneritore di HestAmbiente.

“La costruzione della quarta linea dell’inceneritore di Padova e l’innalzamento dei rifiuti bruciati dalle attuali circa 160 alle già autorizzate 245 mila tonnellate annue è una minaccia concreta che grava sugli abitanti di Padova e non solo.”

Cittadini e Comitati si organizzano per non farla passare.

La protesta nasce perché HestAmbiente prova a ribaltare la realtà sostenendo la costruzione di una nuova linea come alleata della raccolta differenziata e miglioramento dell’impatto ambientale, locale e globale.

“Ad essere reali sono i problemi ambientali, sanitari e socioeconomici che la nuova linea confermerebbe o aggraverebbe: l’inquinamento dell’aria, il disincentivo alla riduzione dei rifiuti residui tramite recupero della materia, l’aumento dei gas serra liberati in atmosfera, la non flessibilità dell’impianto che per decenni dovrà continuare a bruciare rifiuti per garantire i risultati economici. La direzione deve essere quella di una riduzione dei rifiuti: il caso di Treviso (-76% di indifferenziato rispetto a Padova) ci dice che questo è possibile, facilmente e velocemente, se si fanno scelte adeguate”, dichiarano i manifestanti.

Questi e molti altri aspetti saranno oggetto delle osservazioni tecniche e non tecniche che cittadine e cittadini, comitati e organizzazioni presenteranno entro il 31 marzo prossimo alla Regione Veneto.

Sanno però che solo con la mobilitazione popolare è possibile raggiungere risultati concreti e queste le loro richieste:

“Diciamo NO alla quarta linea dell’inceneritore di Padova di HestAmbiente. Chiediamo ad HestAmbiente la dismissione delle inquinanti linee 1 e 2 e progressivamente di tutti gli impianti di incenerimento. Serve un nuovo piano regionale dei rifiuti (che venga rispettato da HestAmbiente!) che preveda la riduzione, a monte, dei rifiuti prodotti e la crescita del riuso e raccolta differenziata, in particolare a Padova che è ben lontana dagli obbiettivi previsti dal piano regionale. La raccolta dei rifiuti deve essere gestita separatamente dall’incenerimento. Per questo la gestione dei servizi essenziali deve tornare in-house con la possibilità di controllo da parte di cittadini e lavoratori e con logiche di interesse collettivo e non di mercato. Il comune di Padova andando oltre alla mozione approvata dal consiglio comunale lo scorso gennaio deve schierarsi contro la quarta linea e imporre una moratoria all’interno della conferenza dei servizi.

Con queste rivendicazioni, singoli e singole abitanti, i comitati, le organizzazioni sociali, sindacali e politiche che negli ultimi mesi hanno intrapreso un percorso di forte opposizione ad un’opera di HestAmbiente che va nella direzione sbagliata sono scesi in piazza sabato 13 marzo. E poi nuovamente in occasione della mobilitazione globale del Fridays for Future il 19 marzo prossimo.

Hanno partecipato alla protesta:

Società della Cura Padova

Spazio Catai

Centro Sociale Occupato “Pedro”

Comitato Acqua Bene Comune Padova

Potere al Popolo Padova

Partito della Rifondazione Comunista Padova

ADL Cobas Padova

Casetta del Popolo “Berta”

Opzione Zero

Comitato Padova per la Costituzione

Extinction Rebellion Padova

Movimento per la Decrescita Felice Padova

Comitato SOS Sant’Antonio

AltrAgricoltura Nordest

ISDE Padova – Medici per l’Ambiente