venerdì, 29 Marzo 2024
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Padova: svelata la cinquina degli sfidanti per il Premio Letterario Galileo

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Padova, divulgazione scientifica: inizia il conto alla rovescia per la quindicesima edizione del Premio Galileo

I testi finalisti del premio Galileo
I testi finalisti del premio Galileo

È iniziato il countdown per decretare il vincitore del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica. Giunto alla sua sua XV edizione, il premio sarà conteso tra cinque autori finalisti: Antonio Casilli, Pier Paolo Di Fiore, Barbara Mazzolai, Alberto Piazza e Chiara Valerio.

Primo finalista del Premio Galileo: “Schiavi del clic. Perchè lavoriamo tutti per il nuovo capitalismo?” di Antonio Casilli

Nel libro “Schiavi del clic. Perché lavoriamo tutti per il nuovo capitalismo?” (Feltrinelli), Antonio Casilli getta luce sulla manodopera dell’economia contemporanea attraverso un’inchiesta sul nuovo capitalismo delle piattaforme digitali. L’autore esplora le strategie e le regole del nuovo taylorismo, nel quale Amazon, Facebook, Uber e Google sono gli attori principali grazie alla capacità di sfruttare i propri utenti inducendo gesti produttivi non remunerati.

Secondo finalista del Premio Galileo: “Il prezzo dell’immortalità. Cosa sappiamo del cancro e come possiamo sconfiggerlo” di Pier Paolo Di Fiore

In “Il prezzo dell’immortalità. Cosa sappiamo del cancro e come possiamo sconfiggerlo” (Il Saggiatore), Pier Paolo Di Fiore descrive la nascita e l’evoluzione di un tumore. Oncologo di fama internazionale, l’autore guida il lettore alla scoperta di questo nemico invisibile, mostrando ciò che la scienza ha capito, come lo ha fatto e come sta riuscendo lentamente a sconfiggerlo.

Terzo finalista del premio Galileo: “La natura geniale. Come e perché le piante cambieranno (e salveranno) il pianeta” di Barbara Mazzolai

“La natura geniale. Come e perché le piante cambieranno (e salveranno) il pianeta” (Longanesi) di Barbara Mazzolai racconta come la scienza sia al lavoro per carpire i segreti nascosti dalla natura e come l’incontro tra biologia e tecnologia sia destinato a riscrivere il futuro della nostra specie. Cosa hanno da insegnarci le piante? Quali dei loro segreti potrebbero aiutarci a costruire un futuro migliore? La tecnologia sarà in grado di riprodurre la potenza del mondo vegetale? La risposta a tutte queste domande è racchiusa nel lavoro pionieristico dell’autrice.

Quarto finalista del premio Galileo: “Genetica e destino. Riflessioni su identità, memoria ed evoluzione”  di Alberto Piazza

Alberto Piazza con “Genetica e destino. Riflessioni su identità, memoria ed evoluzione” (Codice Edizioni) prende spunto dal significato di destino per tracciare un viaggio di esplorazione della natura biologica, culturale e morale dell’essere umano, dove scienza, letteratura e filosofia si incontrano e dialogano. Muovendosi con disinvoltura tra Primo Levi e Mozart, tra Charles Darwin e Achille Campanile, Piazza ci conduce in un’appassionata e profonda riflessione sull’identità, la memoria, la morale e l’etica.

Quinto finalista del Premio Galileo: “La matematica è politica” di Chiara Valerio

In “La matematica è politica” (Einaudi), Chiara Valerio tesse un parallelo tra matematica e democrazia: entrambe si fondano su un sistema di regole, creano comunità e lavorano sulle relazioni. Come la democrazia, la matematica amplia ma non nega. Studiando matematica si capiscono molte cose sulla verità, così come svolgere un problema matematico è un esercizio di democrazia.

La Giuria del Premio Galielo, presieduta quest’anno da Maria Chiara Carrozza già Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, svelerà il vincitore il prossimo 14 maggio con la cerimonia di premiazione a Padova nel corso della “Settimana della Scienza e Innovazione”.

Enrico Beda