Il programma anti-Covid dell’Usl della Marca fa il salto di qualità. Dieci centri vaccini straordinari, due palazzetti dello sport dove eseguire le iniezioni fino a mezzanotte e liste di riserva per evitare di ritrovarsi con buchi vuoti, scongiurando così il rischio di sprecare dosi.
Tra le ipotesi, poi, c’è anche quella di usare parte dell’aeroporto militare di Istrana come centro vaccinale. L’obiettivo è passare dalle attuali 5mila a 9mila vaccinazioni al giorno. Per poi puntare a eseguirne addirittura 19mila con la collaborazione dei medici di famiglia. Per riuscirci verranno progressivamente rese operative fino a 10 sedi vaccinali: ai centri già collaudati tra il Bocciodromo di Villorba, l’ex Foro Boario di Oderzo, il Palaingresso di Godega e il centro culturale di Riese, si aggiungono la sala congressi dell’ospedale di Treviso (usata oggi per i farmacisti), il centro anziani di via Castello d’Amore di Treviso (da domani), l’ex ospedale Guicciardini di Valdobbiadene, il centro frazionale di Busta a Montebelluna, la palestra di Pieve del Grappa e il centro sociale di Zerman a Mogliano. Più i palazzetti dello sport. L’azienda sanitaria ha chiesto ai Comuni di poterne usare due, tra Treviso e Oderzo, almeno dalle 20 alle 24, per vaccinare anche di notte le persone che staccano dal lavoro.
Ulss2: “La prima dose di vaccini a tutti entro inizi giugno”
“In questo modo riusciremo a somministrare la prima dose a tutti i trevigiani entro la fine di maggio e l’inizio di giugno – ha spiegato Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca, nella conferenza stampa in contemporanea con tutte le Ulss del Veneto questa mattina – poi si partirà con le seconde dosi. Per settembre avremo quindi vaccinato tutta la popolazione della provincia”. Non si procederà più per categorie lavorative. Le priorità sono state riviste. Nell’ordine, verranno chiamate le persone estremamente vulnerabili e quelle con gravi disabilità, quelle tra i 70 e i 79 anni e di seguito tra i 60 e i 69 anni, le persone con meno di 60 anni con patologie e, infine, il resto della popolazione.
Benazzi: “Liste per non sprecare vaccini”
In questo fine settimana è emerso il problema delle disdette per i timori legati al blocco precauzionale di un lotto di AstraZeneca. Adesso verranno creati degli elenchi di riserva. “Le liste saranno composte dalle categorie a rischio, a cominciare dalle cassiere dei supermercati. Abbiamo chiesto ai commercianti, agli artigiani e ai Comuni di avere delle liste con i nomi – ha rivelato Benazzi – le persone inserite in questi elenchi saranno pre-allertate: potranno essere chiamate a vaccinarsi seduta stante nel caso in cui dovessimo ritrovarci nuovamente con dei posti lasciati vuoti. Così non correremo più il rischio di sprecare vaccini, che sono preziosissimi”. Nel caso in cui non servisse, verranno tutti vaccinati in base all’età. Entro la prossima settimana, infine, verrà ufficializzato l’accordo con i medici di famiglia: potranno vaccinare i loro assistiti in ambulatorio, a domicilio in caso di necessità o negli spazi messi a disposizione dai Comuni, così come andare a fare le iniezioni nei centri dell’Usl.
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