martedì, 23 Aprile 2024
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Vicenza, finalmente svelati i misteri delle antiche palafitte e piroghe del lago di Fimon

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Vicenza, mostra a settembre per celebrare i 30 anni del museo di santa Corona

L’assessore Simona Siotto
Così dovevano apparire in epoca preistorica le palafitte di Fimon, simili a quelle del lago di Ledro in questa immagine

Per ricordare il 30° anniversario del Museo naturalistico archeologico previsto nel settembre 2021 sono in programma una serie di iniziative.

È iniziata l’organizzazione della mostra “Palafitte & piroghe”, la cui apertura è prevista per settembre, che divulgherà risultati scientifici, anche inediti e legati a studi recenti, sul fenomeno palafitticolo nell’area del lago di Fimon. Sarà anche l’occasione per celebrare, insieme all’anniversario del museo, anche il decennale dell’istituzione “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino – Unesco” nei quali rientra anche il sito del Lago di Fimon.

L’assessore Siotto: “Saranno esposti anche i cimeli preistorici ritrovati e sarà spiegato l’ambiente del tempo”

“Quest’anno ricordiamo l’istituzione del museo, che risale al settembre del 1991, che ha sede nell’ex convento della chiesa di Santa Corona – spiega l’assessore alla cultura Simona Siotto – Si tratta di un museo frequentato soprattutto dagli studenti che possono conoscere la storia del nostro territorio, dal punto di vista naturalistico e archeologico. Per l’occasione sarà proposta una mostra dedicata alle “Palafitte e alle Piroghe” diffuse al lago di Fimon, per conoscerne la genesi, la storia, l’evoluzione e il loro utilizzo. Ma questa sarà solo una delle iniziative che sono in fase di programmazione per settembre”.

Verrà nominato un comitato scientifico formato da autorevoli studiosi esperti della materia che fornirà un adeguato livello di garanzia scientifico-museologica nella programmazione e gestione dell’iniziativa.

L’esposizione svilupperà vari temi legati agli elementi di imbarcazione e ai resti di pali lignei provenienti da Fimon che verranno esposti: la storia delle ricerche, il contesto ambientale, l’archeologia del territorio, le analisi, il legno tra passato e presente.

La mostra sarà rivolta in particolare agli studenti e sarà inserita nel Poft – Piano dell’offerta formativa territoriale, con particolare attenzione alle diverse abilità cognitive e disabilità, a giovani studiosi e in generale a tutti coloro che vorranno approfondire l’argomento.