venerdì, 29 Marzo 2024
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Vicenza, la soluzione per i clochard è il progetto “Housing first” che dobbiamo attivare

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“I senzatetto che dormono all’aperto sono un problema che dobbiamo affrontare”

Quanto è accaduto domenica sotto i portici di Monte Berico – dice una nota a firma di Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione civica – con le coperte di due clochard date alle fiamme, ha destato scandalo e riprovazione in molti vicentini e poco importa che l’autore del gesto sia un altro poveraccio che avrebbe agito per vendetta. La gravità del fatto rimane nella sua interezza, così come la necessità di porre rimedio al dilagare di questo genere di problematiche che si sono acuite a causa della crisi pandemica, per le oggettive difficoltà che incontrano gli operatori nel trovare una soluzione duratura.

“L’impegno per il Comune è duplice: recuperare queste persone e recuperare anche il proprio patrimonio edilizio”

Una possibile via d’uscita, già sperimentata anche in altri Comuni italiani è l’Housing First, che tradotto dall’inglese significa: Prima la Casa, e consiste nell’offrire un’opportunità di riscatto alle persone che vivono in strada e in situazione di precarietà abitativa, restituendo loro la dignità di persone a partire proprio dal diritto all’alloggio.

I motivi che spingono alcune persone a vivere in strada non riguardano unicamente i problemi economici, molto spesso sono le difficoltà familiari, il disagio psico-fisico o la dipendenza da alcol e droghe a determinare un cortocircuito che porta alcuni individui a rompere ogni legame con lo stile di vita precedente. Per questo, molto spesso, l’approccio di assistenza tradizionale rischia di non fornire i risultati sperati.

Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione civica, da lungo tempo in sala Bernarda

È una sfida per la politica, ma anche per gli operatori del territorio che devono cambiare radicalmente il loro modo di lavorare: dagli assistenti sociali ai dirigenti dei servizi sociali e sanitari; dalle associazioni di volontariato, che si prodigano per favorire la socializzazione, alle imprese che offrono opportunità di lavoro mettendo al centro il protagonismo dei partecipanti. Tutti devono essere coinvolti in un percorso di piena integrazione.

Disporre di un’abitazione è un principio costituzionale, e i progetti di Housing First si propongono di superare il concetto di intervento assistenziale, riattivando le potenzialità delle persone coinvolte grazie all’ opportunità che viene loro offerta di abitare in una casa.

Per i Comuni l’impegno è duplice: da un lato recuperare queste persone alla società e dall’altro riutilizzare parte del patrimonio immobiliare pubblico in specifici progetti di ristrutturazione edilizia.

Nell’ultima sessione di bilancio il Consiglio comunale – conclude Asproso – ha votato a grande maggioranza l’avvio di questo programma ed è probabile che già con la prossima variazione si possano individuare le risorse necessarie. Ora che finalmente si è trovato un accordo, speriamo di non dover attendere troppo prima di iniziare a lavorare.