Un vaccino ogni cinque minuti nello hub in Fiera a Vicenza: ma dalla settimana prossima arriveranno anche i medici di base
Maria Giuseppina Bonavina, fresca direttrice generale dell’Ulss 8, ha un obiettivo: arrivare a vaccinare ai primi di aprile 5.000 persone al giorno, praticamente raddoppiando quello che già si sta facendo. È convinta di arrivarci perché quella delle vaccinazioni sarà una battaglia che l’Ulls 8 combatterà su molti fronti: prima di tutto nei punti vaccinali di Vicenza e provincia, che saranno aperti (almeno a Vicenza) sette giorni su sette e a Trissino sei giorni alla settimana; poi si lavorarà nelle aziende, che potranno vaccinare sia i dipendenti sia i loro familiari; infine un importante aiuto arriverà dai medici di medicina generale, che sono 330 nel territorio dell’Ulss 8 e potranno vaccinare nel loro ambulatorio, recarsi a domicilio delle persone oppure mettersi a disposizione nel centro allestito in Fiera. Nella foto, Maria Giuseppina Bonavina, direttrice generale dell’Ulss 8.
L’assessora Lanzarin: “Si vaccinerà anche nelle aziende e coinvolgeremo i dentisti e i medici sportivi. Il Veneto punta ad aprile a 50mila vaccinazioni al giorno”
Per questo motivo le 12 postazioni già attive in viale dell’Oreficeria diverranno fino a venti da sabato prossimo. Ora le 12 linee che lavorano in parallelo iniettano un vaccino ogni cinque minuti: sei all’ora, circa 1200 al giorno. Con l’allargamento dei medici che parteciperanno alle vaccinazioni sette giorni su sette, il numero si alzerà a 3.000 vaccinazioni al giorno, per arrivare appunto a quota cinquemila a inizio aprile.
Finora l’Ulss berica ha vaccinato quasi 36mila vicentini e ha utilizzato 53.581 dosi di vaccino; in 17.648 hanno ricevuto anche la seconda dose.
Le prospettive della campagna di vaccinazione sono state indicate in una conferenza stampa svoltasi in Fiera alla quale hanno partecipato oltre a Bonavina, anche l’assessora Manuela Lanzarin e i medici Maria Teresa Padovan e Giampaolo Stopazzolo. Presenti anche le dottoresse Paola Bissoli e Anna Diquigiovanni, che organizzano il centro in Fiera. Nella foto, l’assessora Manuela Lanzarin.
“Possiamo riuscire a vaccinare tutti i veneti entro l’estate, contando su una parte dei 50milioni di vaccini che arriveranno in Italia nel secondo trimestre”
I cinquemila vaccini giornalieri, che sono una possibilità a portata di mano dell’Ulss 8, si inseriscono nel programma regionale che ha come obiettivo 50mila vaccinazioni al giorno nel Veneto. “Finora in regione sono state distribuite 512mila dosi – ha precisato l’assessore Lanzarin – delle quali 172mila sono state seconde dosi. Esistono 58 punti vaccinali nel Veneto, ma puntiamo a coinvolgere nell’operazione anche i medici odontoiatri e i medici sportivi. Con i medici di medicina generale abbiamo concluso l’accordo e saranno operativi dalla settimana entrante, mentre stiamo chiudendo il protocollo con le categorie imprenditoriali per allargare le vaccinazioni nelle aziende”.
Maria Teresa Padovan: “Da inizio aprile inizieramo a vaccinare dalla classe del 1942 in giù. Entro fine mese chiuderemo il decennio ’39-’29”
Per quanto riguarda il Vicentino, Maria Teresa Padovan, direttrice del servizio di igine pubblica dell’Ulss, ha spiegato il cronoprogramma, che si muove in parallelo su diversi fronti: “Si è iniziato a vaccinare la classe del 1940 andando a ritroso negli anni di nascita. Da questo fine settimana abbiamo iniziato con la classe 1929, cioè i novantenni e oltre. In una quindicina di giorni chiuderemo il decennio dei nati fra 1939 e 1929 e quindi, dai primi di aprile inizieremo con la classe 1942, cioè da coloro che hanno 79 anni, per procedere poi con le ulteriori classi di più giovani”. In particolare, dal 22 marzo sarà la volta dei nati nel 1938; intanto sarà completata la somministrazione delle seconde dosi al personale delle strutture sanitarie private. Dal 29 marzo toccherà ai nati nel 1937. Nella foto, Maria Teresa Padovan.
Il potenziamento della campagna riguarda anche Trissino, Valdagno, Lonigo e Noventa. Le categorie a rischio (diabetici, disabili, dializzati, malati oncologici ed ematologici) avranno la precedenza
Il potenziamento delle vaccinazioni non riguarda soltanto Vicenza, ma anche le altre sedi dell’Ulss 8: Lonigo (struttura sportiva di viale Vittoria), Noventa (centro sportivo di via Frassenara), Trissino (al Palasport intitolato a Angelo Sinico), a Valdagno, nella sede della Marzotto group. In particolare, la sede di Trissino sarà attiva sei giorni alla settimana, contro i due iniziali, e anche nelle sedi di Lonigo, Noventa, Valdagno saranno organizzate nuove sessioni per specifiche categorie.
Più in dettaglio, il piano prevede da oggi la somministrazione delle seconde dosi ai nati nel 1940, la vaccinazione a Trissino e Lonigo dei cittadini tra i 90 e i 100 anni (già vaccinati a Vicenza), la prosecuzione della vaccinazione per il personale scolastico e delle forze dell’ordine, oltre alla vaccinazione dei farmacisti (dal 17 marzo) e, tra le categorie e a rischio, dei diabetici e delle persone in dialisi. Sempre a proposito delle categorie a rischio, l’Ulss 8 sta già vaccinando i pazienti oncologici ed ematologici assieme ai loro conviventi.
Naturalmente, il potenziamento delle attività sarà possibile se ci saranno i vaccini a disposizione. L’assessora Lanzarin conta molto sui 50milioni di vaccini che arriveranno in Italia nel secondo trimestre, come è stato annunciato anche dal ministro Speranza. Si augura che entro l’estate il Veneto possa centrare, prima delle altre regioni, l’obiettivo di una vaccinazione completa. A proposito di vaccini, l’assessora Lanzarin ha ricordato che nel Veneto sono arrivati 60mila vaccini di AstraZeneca, 17mila dei quali facevano parte del lotto incriminato e sono stati iniettati. Le reazioni sono state nella norma: solo sette i casi più seri, una percentuale fisiologica. Le restanti tremila dosi della partita dubbia sono state accantonate.