giovedì, 28 Marzo 2024
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Agli arresti i predoni della banda del Doblò

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Si sono macchiati di innumerevoli scorrerie ladresche nelle auto e nelle case dei cittadini dell’Alto vicentino. Un po’ topi d’auto e un po’ d’appartamento, ma velocissimi!

I carabinieri di Thiene in settimana hanno portato a termine le indagini su una serie di furti e arrestato due uomini di etnia Sinti ovvero G.I. e B.H., uno rintracciato a Santorso (Vicenza) e l’altro a Fratta Polesine (Rovigo).

I due secondo la ricostruzione dei militari sarebbero responsabili di almeno una decina di furti tutti messi a segno nell’alto vicentino in particolare tra Marano, Zanè, San Vito di Leguzzano e Giavenale. I due erano accampati con le famiglie abusivamente sull’argine del Leogra da tempo.

LA BANDA DEL DOBLO’

Sono stati denominati la banda del Doblò, visto che utilizzavano un furgoncino con questo marchio, tenuto lontano dal campo nomadi per non dare nell’occhio e intestato ad una “testa di legno”.

La coppia di ladri aveva studiato un sistema, ben collaudato, per l’esecuzione fulminea di azioni furtive su autovetture in sosta e all’interno di abitazioni, da dove – secondo la ricostruzione dei carabinieri che hanno “collegato” diverse denunce –  asportavano denaro, monili in oro oppure le borse, generalmente lasciate sul sedile dell’auto, contenenti portafogli, contante, bancomat o carte di credito e telefoni cellulari. Le azioni predatorie documentate sono una decina avvenute nel periodo tra la metà di aprile e la fine del mese di ottobre 2020.

VIA L’INCASSO DEL “CUORE NAPOLETANO”

Tra i colpi messi a segno quello della sera del 22 aprile 2020 in cui rubarono la cassettina con l’incasso della giornata alla dipendente di 25 anni della pizzeria Cuore Napoletano che stava consegnando pizze a domicilio: all’interno un migliaio di euro.

Poi il furto di una Fiat 500 Abarth parcheggiata per qualche minuto (con le chiavi nel cruscotto) davanti ad un bar della frazione di Magrè. Auto fortunatamente recuperata in poche ore dai carabinieri.

RUBANO LA BORSA CON 16MILA EURO IN CONTANTI E GLI ORI DI FAMIGLIA

E anche il caso particolarmente odioso del 30 ottobre 2020 in cui i due lestofanti hanno rubato la borsa lasciata sul sedile dell’auto ad una donna che stava per riaccompagnare la suocera a casa dopo la giornata passata al centro diurno di Marano Vicentino. Si trattava di una signora 50enne di Malo, che in sede di denuncia ha precisato che, per timore di subire furti in casa, quando si spostava portava con se gli ori di famiglia. Purtroppo per lei, in quella precisa circostanza, nella borsa oltre ai monili vi erano anche 16mila euro in contanti.

Questo furto è stato documentato con le telecamere della sicurezza delle case e degli esercizi commerciali in zona;  i due avevano cambiato auto perché convinti che il Doblò fosse “bruciato”.

AGLI ARRESTI DOMICILIARI

I due uomini sono attualmente agli arresti domiciliari uno nel campo nomadi di Fratta Polesine e l’altro in un’abitazione di Torrebelvicino, su decisione della magistratura.

Le accuse per entrambi i responsabili, già noti alle forze dell’ordine per analoghi reati commessi in altre località della provincia di Vicenza, sono di concorso in furto aggravato e continuato per un danno patrimoniale complessivo di circa 35 mila euro. (FB)