Al museo-centro visite di San Basilio (Ariano nel Polesine) arrivano otto nuove piante, che vanno a potenziare la sezione dedicata alla “Quercia di Dante”
“La messa a dimora di otto piante, tra cui alcune figlie di quella che è stata la quercia secolare che purtroppo collassò dopo un violento temporale,tra il 24 e 25 giugno 2013, assume due significati: dare continuità alla storia della “Grande Rovra” per le future generazioni e arricchire il museo-centro visite di San Basilio, andando a potenziare la sezione riservata alla “Quercia di Dante”. A San Basilio si narra che il grande poeta sia passato qui”. Sono le parole del sindaco di Ariano nel Polesine Luisa Beltrame che in tempi di covid ha dovuto rimodulare gli eventi dedicati a Dante.
Beltrame: “San Basilio è un gioiellino da valorizzare”
“San Basilio per noi è un gioiellino da valorizzare, perché rappresenta un patrimonio storico, culturale e archeologico per tutto il nostro bel paese. E per questo abbiamo messo a dimora nell’area vicino agli scavi, sette querce, una per ogni secolo, che sono simbolicamente assegnate a sette enti (Comune, Ente Parco, Veneto Agricoltura,Consorzio di Bonifica Delta del Po, Istituto Comprensivo di Ariano e Corbola, Provincia di Rovigo e Diocesi di Adria-Rovigo). Per il prossimo autunno, piantumeremo altre sette piante, in questo terreno che abbiamo destinato a diventare il bosco di Dante- rende noto Sandro Vidali, assessore alla quercia- tre saranno assegnate ai comuni di Firenze, dove è nato Dante, Ravenna, dove è collocata la tomba del sommo poeta e Ariano nel Polesine, dove crescerà il bosco. Le altre tre querce saranno assegnate al ministero della cultura,alla sovrintendenza dei beni culturali e alla direzione regionale del museo Veneto, a cui fanno capo i musei nazionali come quello di Adria. La settima quercia stiamo pensando di assegnarla proprio al museo archeologico di Adria”.
Presto la ripresa della programmazione
“Appena le norme covid lo consentiranno ci attiveremo con tutta la programmazione che abbiamo sospeso – aggiunge il primo cittadino – dai laboratori con le scuole a tutta una serie di iniziative che avevamo programmato per consolidare San Basilio, luogo di destinazione turistica archeologica esperienziale. In programma anche la ripresa degli scavi archeologici, da parte degli studenti delle università Ca Foscari di Venezia e quella di Padova”.
Guendalina Ferro