martedì, 19 Marzo 2024
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La PA butta 200miliardi all’anno in sprechi e inefficienze. Come un Recovery fund

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Questi sprechi della Pubblica Amministrazione si traducono in aggravi di costi insostenibili per le imprese

Giuseppe de Concini, consulente d’impresa con esperienza trentennale

Secondo la voce comune il Recovery Fund o, più propriamente, il Next Generation EU cioè il piano europeo che assegna all’Italia circa 192 miliardi di euro (di cui 65 a fondo perduto e 127 sotto forma di prestiti) messi a disposizione a partire dal 2021 sarà fondamentale per il riavvio del nostro Paese disastrato dall’esperienza del Covid 19.

Ora, l’affermazione per quanto suggestiva (si parla spesso di una montagna di soldi che risolleverà la precaria condizione di imprese, famiglie e stato) va analizzata con attenzione.

Prendiamo anzitutto la cifra globale e dividiamola per gli anni (5) di durata del piano: otterremo un importo annuo vicino ai 38 miliardi e mezzo e quindi quantitativamente inferiore all’ultimo scostamento di bilancio preannunciato dal governo Draghi per il prossimo decreto di aprile.

Ecco che la montagna dei soldi europei si trasforma già in una collinetta ben più modesta.

Resta di certo fondamentale ragionare e discutere su come vadano utilizzati questi denari, ma siamo proprio sicuri che sia, in fondo, la discussione più necessaria?

Lo stesso Recovery fund, analizzato in dettaglio, è paragonabile allo scostamento di bilancio appena deciso da Draghi

La Pubblica Amministrazione spreca una quantità di risorse pari al Recovery Fund

Va detto che l’Italia spende ogni anno (Covid o non Covid) ben 900 miliardi di euro per far funzionare la macchina pubblica.

Di questa spesa, che come si vede è superiore (per ogni anno) di ben 700 miliardi di euro all’intero montante del Recovery Fund, si parla poco o per nulla.

Eppure essa è davvero una montagna di soldi.

Il 91% dei 900 miliardi predetti è di parte corrente, cioè serve per pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici, a soddisfare i consumi della PA (forniture e materiali di consumo) e per pagare le cosiddette prestazioni sociali.

Marginalmente osserviamo come (Fonte Centro Studi Cgia Mestre) questa cifra imponente contenga in sé un regalino inaspettato e avvelenato.

Ogni anno sprechi, sperperi e inefficienze generate dalla Pubblica Amministrazione pesano sul bilancio dello Stato per oltre 200 miliardi di euro. Una cifra doppia rispetto a quella (ben più biasimata) dell’evasione fiscale valutata intorno ai 100 miliardi di euro l’anno. (Giuseppe de Concini)