martedì, 19 Marzo 2024
HomeVenezianoCavarzereLa storia di Alessandro che ha ispirato la tesi di laurea di...

La storia di Alessandro che ha ispirato la tesi di laurea di Arianna

Tempo di lettura: 3 minuti circa

Da Sant’Antonio Abate (Na) a Cona (Ve) passando per Facebook. I due ragazzi si sono conosciuti sui social, ne è nata un’amicizia speciale. Arianna si è laureata in Scienze Motorie raccontando l’esperienza di straordinario coraggio e determinazione di Alessandro

Arianna e Alessandro con la tesi
Arianna e Alessandro con la tesi

“È sempre molto emozionante raccontare come è nata l’amicizia con Alessandro. Il nostro incontro è stato la dimostrazione che esiste qualcosa di più grande, che guida le nostre vite e che ha voluto farle incrociare”. Arianna Abagnale vive a Sant’Antonio Abate, un piccolo paese in provincia di Napoli. Dopo aver conseguito la Laurea triennale in Scienze Motorie e Sportive, ha conseguito una Laurea magistrale in Scienze Motorie, specifica nell’ambito della disabilità, presso l’UNISA. Questo percorso di studi le ha permesso di approfondire temi legati alla disabilità, alla pedagogia e alla didattica inclusiva, portandola ad appassionarsi in particolare alla pedagogia speciale, scegliendo di realizzare una tesi di ricerca in questa disciplina. “Mentre studiavo per un esame mi colpì una frase dello scrittore Christopher Nolan, affetto da tetraparesi spastica. Mi colpì come una persona affetta da una disabilità molto invalidante, che generalmente compromette sia il linguaggio che le capacità motorie, fosse riuscita a scrivere un libro”. Arianna ha deciso di realizzare uno studio su come le persone con disabilità motoria possano comunicare, esprimere i propri pensieri. Alla sua ricerca mancava solo una storia attuale, ma “una mattina, su Facebook, mi compare un video di Alessandro, mi colpì tantissimo. Era ciò che stavo cercando. Una storia incredibile, di bellezza, di coraggio, di fede profonda e incondizionata”.

Cona: la storia che ha ispirato la tesi di Arianna, la vita di Alessandro

La storia di Alessandro Bottin è un messaggio di speranza, di vita. È la spinta che può arrivare nel momento del bisogno, quando ci sentiamo più affaticati, più propensi a gettare la spugna e mollare. Alessandro è un ragazzo affetto da tetraparesi spastica distonica, e nonostante questo, che potrebbe motivare una possibile rinuncia, si è laureato nel 2018 in Scienze Religiose e, l’anno successivo, ha pubblicato il suo primo libro: Eccomi, storia di una chiamata. In tutti i suoi successi gli è sempre stato accanto il suo assistente Emiliano Candian che lo aiuta nella comunicazione attraverso la tavoletta ETRAN.

Da Sant’Antonio Abate a Cona: l’incontro tra Arianna e Alessandro

Dopo aver contattato Alessandro e avergli chiesto se gli andasse di collaborare con lei per completare il suo progetto di laurea, Alessandro, Arianna ed Emiliano iniziano a lavorare insieme, ognuno disponibile ad aiutare l’altro. La tesi, dal titolo “La funzione della vicarianza in persone con Bisogni Comunicativi Complessi affronta diversi argomenti come l’inclusione scolastica e sociale, il diritto alla comunicazione, la comunicazione aumentativa alternativa, la storia di Alessandro, la sua esperienza scolastica”. In particolare, sono stati descritti gli strumenti utilizzati da Alessandro per la comunicazione: la tavola ETRAN (eye transfer, scambio con lo sguardo) e il puntatore oculare. Arianna ha voluto affrontare questo argomento, profondo e delicato, “perché sono tante le persone che vivono una disabilità come quella di Ale e che ancora non conoscono l’esistenza di semplici strumenti per la comunicazione, come l’ETRAN.” Dopo la laurea, avvenuta nel 2019 e la pubblicazione del libro di Alessandro, Eccomi. Storia di una chiamata, i due si incontrano e, come testimoniano le parole di Arianna “mi sono sentita subito a casa! La famiglia di Ale è diventata la mia famiglia del Nord! Ogni settimana ci incontriamo in videochiamata io, Ale ed Emiliano. Un appuntamento fisso. L’incontro con Ale mi ha insegnato che nella vita tutto ha un senso. Ciò che apparentemente sembra una difficoltà, limite può essere trasformato in forza e bellezza. Ale mi ha insegnato che se abbiamo fiducia in noi stessi, se abbiamo fede, se ci affidiamo a Dio accadono cose straordinarie”.

Samuele Contiero