giovedì, 28 Marzo 2024
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Rucco vuole stanare Franceschini e acquistare palazzo Thiene

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palazzo Thiene ala palladiana

Il sindaco di Vicenza festeggia i mille giorni dall’elezione lanciando sul piatto una maxi scommessa: acquistare palazzo Thiene.

“Di fronte al silenzio assordante del governo – afferma il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco – abbiamo intrapreso la strada dell’eventuale acquisizione trattando con l’attuale proprietà di palazzo Thiene: dobbiamo garantire che il patrimonio artistico e architettonico resti alla città e disponibile per i cittadini”.

È in sostanza il ragionamento proposto dal Primo cittadino alla maggioranza che sostiene la giunta comunale: l’esecutivo e in particolare il Mibact (al quale Rucco ha inviato diverse lettere chiedendo collaborazione, l’ultima tre settimane fa) e il ministro Franceschini non danno risposte; probabilmente non hanno idea di che farsene di palazzo Thiene, che come ricorda l’assessore Marco Zocca, “è uno dei 21 palazzi riconosciuti dall’Unesco in città e uno dei 23 siti nel territorio comunale”.

IL MANDATO DALLA MAGGIORANZA

Il sindaco ha ottenuto dalla maggioranza il via libera a rispondere alla manifestazione di disponibilità alla vendita da parte della proprietà “Immobiliare Stampa” Spa, che agisce per conto del fondo americano Bain Capital Credit. La proprietà nel frattempo avrebbe ricevuto proposte di acquisto da parte di privati e fondazioni.

stucchi di palazzo Thiene

QUALI FUNZIONI PER IL PALAZZO STORICO?

“Sulle funzioni e sulla gestione ci sarà, eventualmente, occasione di confronto con le varie fondazioni e le categorie economiche della città – ha affermato oggi Francesco Rucco – , ma sicuramente un nuovo polo museale potrebbe ampliare la già vasta proposta culturale esistente, anche in ottica della prossima candidatura di Vicenza come capitale italiana della cultura per il 2024”.

Ed ecco che la restituzione di palazzo Thiene alla città potrebbe diventare una carta vincente per Vicenza capitale della cultura 2024.

Il sindaco Rucco pensa anche alla restituzione: perché da una parte si restituirebbe simbolicamente ai vicentini quello che hanno perso come soci della banca, e dall’altra si arricchirebbe la città di un ulteriore polo museale e di oltre 3600 metri quadri espositivi, “più del salone della Basilica Palladiana”, sottolinea Zocca.

“In un’epoca di pesante crisi sanitaria, economica e culturale – conclude il Sindaco – , un gesto come questo rappresenterebbe un segnale e uno stimolo per un ritorno alla vita normale, una vera e propria ripartenza, e un modo per tenere vivo il centro storico”.

IL VALORE ECONOMICO DELL’IMMOBILE?

L’assessore al bilancio Marco Zocca fa sapere che il comune sta aspettando una perizia sul valore dell’immobile da parte dell’Agenzia delle entrate. Dopodiché gli uffici valuteranno la sostenibilità dell’operazione economica e la congruità della possibile offerta comunale.

“Valuteremo attentamente la possibilità di un eventuale acquisto diretto – spiega l’assessore Zocca -, verificando che sia fattibile rispetto all’equilibrio finanziario amministrativo”.

E aggiunge: “Contestualmente, stiamo valutando assieme a Cassa Depositi e Prestiti quale possa essere il miglior prodotto finanziario da assumere per l’acquisto in considerazione delle migliori condizioni contrattuali, con particolare attenzione al tasso di interesse applicato”.

IL VALORE CULTURALE DI PALAZZO THIENE

L’edificio è tutelato dall’Unesco dal 1994, al pari della Basilica palladiana e del Teatro Olimpico, al quale si aggiunge un vincolo di pertinenzialità posto nel 2016 dalla Soprintendenza Beni architettonici di Verona che comprende le otto collezioni presenti che sono di proprietà del fallimento ma che non si possono spostare dal sito. Si tratta di 115 dipinti, 6 sculture, 17 sculture di Arturo Martini, 151 piatti popolari dell’Ottocento, 132 ceramiche della manifattura di Nove degli Antonibon, 317 incisioni Remondini, 296 oselle veneziane e 199 monete veneziane. Raccolte dichiarate inscindibili da palazzo Thiene.

Lo storico immobile costruito nel ‘400 con la porzione di contra’ Porti e successivamente nel 1544 con la porzione palladiana, che fu sede della Banca Popolare di Vicenza dal 1870 fino al fallimento dell’istituto bancario degli ultimi anni.

Interni arredi palazzo Thiene