venerdì, 29 Marzo 2024
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Cavarzere, le polemiche sul trasferimento di Don Benvenuto

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Il caso. A Cavarzere continuano le polemiche sul trasferimento di Don Benvenuto. Fontolan: “Il suo spostamento era stato concordato dal sacerdote col Vescovo”

Cavarzere. Don Benvenuto e Fontolan

Domenica 11 aprile la comunità di Cavarzere ha salutato e ringraziato calorosamente Don Benvenuto Orsato che, per motivi di età, lascia l’unità Pastorale di S. Mauro, Cà Briani e Passetto per trasferirsi a Chioggia nella casa per sacerdoti della Diocesi. Ma le polemiche non sono mancate.

Il rammarico di Pasquali

In particolare, il consigliere d’opposizione, Emanuele Pasquali ha espresso il suo rammarico. “Mi dispiace che don Benvenuto lasci Cavarzere – ha scritto sulla sua pagina Facebook – Invece di consegnargli la targa… io gli avrei chiesto scusa. Dopo un anno di clausura in un appartamento della casa di riposo, dove tra l’altro pagava l’affitto regolarmente… Dopo essersi vaccinato. Ha solo chiesto di poter uscire…”.

E poi prosegue rivolgendosi a Vicariato e Istituzioni. “Non potevate – scrive – trovare un’altra sistemazione? Il nostro territorio perde un prete pastore che amava il suo gregge. Era una risorsa…un baluardo per tutti”.

“Da oggi – conclude il suo commento – siamo più poveri noi! Mentre Chioggia conoscerà un prete che si farà sicuramente voler bene!”.

Abbiamo quindi chiesto chiarimenti al vicesindaco, Paolo Fotolan, un chiarimento.

Vicesindaco, ci aiuti a capire meglio la vicenda.

“Per quanto riguarda il trasferimento mi risulta che fosse stato concordato tra Don Benvenuto e il Vescovo, quindi io credo ci sia poco da aggiungere. Sappiamo che era alloggiato in casa di riposo, però chiaramente siamo consapevoli che, in questi luoghi, le limitazioni ci sono e sono appunto legate a ragioni di sicurezza. Questo sicuramente creava problemi a Don Benvenuto per lo svolgimento del suo ministero, quindi si è convenuto con il Vescovo per una soluzione diversa”.

Si è alzato lo stesso un bel polverone, nonostante il vostro impegno.

“Lo so, e questo mi dispiace davvero molto. Mi dispiace anche che questo avvenimento sia stato strumentalizzato per ragioni meramente propagandistiche, e che sia stato addirittura detto che dovevamo chiedergli, noi dell’Amministrazione Comunale, pubblicamente scusa. Nonostante l’omaggio donatogli quella domenica, nonostante la gratitudine che gli abbiamo espresso per il suo lavoro di questi anni. Sono strumentalizzazioni che offendono, in primo luogo, proprio Don Benvenuto, che è una persona che è stata importante per il nostro territorio e che, di sicuro, non merita di essere ridotto a pretesto per qualche politico locale per farsi pubblicità”.

Si è parlato anche di tenere la gente in ostaggio.

“Infatti, trovo grave e irresponsabile che un politico locale parli di “tenere la gente in ostaggio” quando si parla delle misure di sicurezza della nostra casa di riposo. Questo è veramente inaccettabile per una persona che ha delle responsabilità pubbliche”.

Samuele Contiero