venerdì, 19 Aprile 2024
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Lavori del Ponte sul Brenta, Boscolo: “L’ottimismo del sindaco è ingiustificato”

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Lavori del Ponte sul Brenta, Beniamino Boscolo Capon sull’incontro con Anas: “L’Amministrazione dorme e porta ritardi ed errori imperdonabili”

Beniamino Boscolo
Beniamino Boscolo

Tra le fila di Forza Italia vengono considerati ingiustificati gli entusiasmi a seguito dell’incontro avvenuto con ANAS nei primi giorni di maggio. “L’Amministrazione comunale, dopo aver incontrato ANAS, insieme alla Consigliera Regione Baldin, ha comunicato la presenza prossima nel cantiere di “movieri” e di lavori notturni, ecc… beh?! Questo lo sapeva chiunque avesse letto il comunicato stampa di ANAS di tre settimane prima (13 aprile)!”, dichiara il consigliere forzista Beniamino Boscolo.

Ponte sul Brenta, Boscolo: “Se il secondo ponte fosse stato realizzato ci sarebbero stati meno disagi”

Nulla di nuovo all’orizzonte quindi, con l’aggiunta che “se il “secondo” ponte sul Brenta fosse già stato realizzato, sopra la barriera anti-cuneo salina, forse i disagi sarebbero stati minori e anche qui l’Amministrazione dorme e porta ritardi ed errori imperdonabili”.

Ponte sul Brenta, Boscolo: “Tante proposte discusse con l’amministrazione e mai messe in atto”

Beniamino Boscolo rispolvera inoltre la questione della variante alla SS309 (Romea), con proposte discusse ma mai prese seriamente in carico. “Ricordo, fin da quando si è insediata nel 2016 l’Amministrazione Ferro, che si parlava delle vari varianti alla Strada Statale Romea 309 (a est e a ovest della strada) per deviare il traffico dai centri abitati delle frazioni – dichiara Boscolo Capon – o ancor prima della Romea Commerciale, che si collocava tra i tratti autostradali tra Rovigo e Padova e aveva previsto un casello autostradale vicino a Chioggia e Cavarzere (qui si che si eliminava completamente ogni problema di traffico)”.  Il consigliere forzista riteneva percorribile anche la soluzione che prevedeva di fare una variante ad ovest che partiva da Cavanella d’Adige e arrivava fino alla strada dei Vivai, passando per l’Arzerone (che sarebbe stato opportunamente adeguato). “Questa iniziativa non solo deviava il traffico, ma faceva arrivare i turisti da Padova in 40 minuti”.

Luca Rapacciuolo