giovedì, 28 Marzo 2024
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Rovigo, il Gruppo Canoe fa rinascere la zona turistica dell’Interporto

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Sta rinascendo la zona turistica dell’Interporto. Questo anche grazie al Gruppo Canoe Polesine Rovigo, insediatosi sul fiume Canalbianco,nella sede della banchina in via delle Industrie 55.

Interporto Rovigo. Gruppo Canoe Polesine

Il presidente del Gruppo Canoe Polesine Rovigo, Federico Simonetta, ha ripercorso alcuni passaggi significativi dell’attività finora svolta. “Siamo ripartiti ad organizzare la nostraattività grazie alla sensibilità e lungimiranza del presidente di Interporto, Primo Vitaliano Bressanin, che ci ha affidato uno spazio della banchina in stato di abbandono, ricoperta di rovi e immondizia. Con il lavoro volontario dei soci, tra cui vorrei ricordare tra i tanti, Marco Piombo Nicoli dell’omonima azienda agricola, per la sua particolare disponibilità, e le esclusive risorse finanziarie dellanostra associazione, siamo riusciti, dal nulla, a ripulire e creare oggi un bellissimo prato di circa 10.000 metri quadrati, dove, intutta sicurezza, i giovani possono svolgere un’attività sportivacompatibile con le restrizioni imposte dalla drammatica emergenza sanitaria”.

Gruppo Canoe Polesine: “Abbiamo risolto molti problemi ma non ancora tutti, e molti interventi rimangono da fare”

Interporto Rovigo

“Su questa banchina – ha continuato – il Gruppo Canoe Polesine è riuscito a ricomporre e offrire tutti i servizi minimi necessari alla custodia eorganizzazione delle attrezzature nautiche, è presente uno spogliatoio con acqua corrente, servizi igienici e docce; una scalinata appositamente installata per accedere ai pontili sociali ancorati alla banchina del porto che permettono così la discesa in acqua delle canoe. Abbiamo risolto molti problemi ma non ancora tutti, e molti interventi rimangono da fare. Nel contesto attuale alcune attività promozionali storiche della nostra associazione sono statecompletamente ripensate o abbandonate nostro malgrado. Tuttavia, il vivaio ha ripreso forza e vigore e, anche se dentro di noi abbiamo lavorato e stiamo lavorando tanto proprio per questo, la squadra giovanile è cresciuta contro ogni previsione e oggi abbiamo il piaceredi gestire le problematiche dei grandi numeri”. Sono almeno una ventina i giovani che escono in canoa tre volte alla settimana,seguiti da minimo quattro istruttori federali.

Marco Scarazzatti