Valorizzare la fisionomia artistica di Chioggia e arricchire il suo patrimonio culturale. E’ questa la finalità della nuova associazione culturale “Amici di Chioggia Città d’Arte”
Fra i sottoscrittori dell’associazione, Sergio Ravagnan, Bernardino Memmo, Giorgio De Bei, Carlo Albertini, Stefania Lando, Domenica Talamini, Erika Gardin e Alessia Boscolo Nata.
L’obiettivo di Amici di Chioggia Città d’arte
L’intento dei membri della nuova associazione, che hanno maturato precedenti esperienze e partecipato a varie iniziative di grande spessore culturale anche in collaborazione col Comune di Chioggia, è quello di favorire la pubblicazione di opere e materiali collegate alla conoscenza e promozione della città, organizzare mostre, concorsi, spettacoli e convegni nonché scambi artistici nazionali ed internazionali, preparare proposte e progetti per valorizzare il centro storico e la conoscenza del nostro patrimonio artistico nelle scuole.
L’associazione “Amici di Chioggia Città d’Arte” – apolitica, apartitica, aconfessionale e senza fini di lucro – ha sede legale in Via Venezia 1. Il Consiglio Direttivo è presieduto da Sergio Ravagnan, vicepresidente Stefania Lando, segretario Carlo Albertini e consiglieri Bernardino Memmo e Giorgio De Bei.
Gli spazi della Galleria d’Arte G1
Per un anno, a titolo gratuito, in comodato d’uso, l’associazione disporrà un locale recentemente rinnovato, concesso da Giorgio De Bei, in calle San Giacomo 644 denominato Galleria d’Arte G1. Grazie a questa generosa offerta sarà possibile permettere ad artisti di valore di esporre le proprie opere gratuitamente dallo scorso 1 aprile fino al 31 marzo 2022. De Bei già in passato è stato promotore di iniziative per valorizzare la città di Chioggia sia col contributo a pregevoli pubblicazioni che a manifestazioni culturali.
La nuova associazione, con l’avvio della candidatura di Chioggia quale “Capitale della Cultura 2024”, vuole contribuire all’immagine positiva di una località che si muove per crescere e mostrare il suo volto più prezioso. Un segnale di speranza anche in tempi di pandemia poiché
“La bellezza ci salverà”. (E.F.)