Rovigo ha il suo nuovo Piano del Traffico, come previsto dalla normativa vigente. La pianificazione era attesa da moltissimi anni

Ad illustrare il nuovo Piano del Traffico di Rovigo, durante una conferenza in diretta sul canale YouTube del Comune, con l’ausilio di 30 diapositive, sono stati l’assessore comunale alla viabilità, Patrizio Bernardinello, assieme al dirigente comunale Alfonso Cavaliere e al progettista dello studio Meta, Andrea Debernardi.
Le novità
Si tratta di una pianificazione molto importante per la città capoluogo del Polesine, che attende dal 1992 uno strumento adeguato in materia di traffico, tra l’altro previsto dalla normativa vigente. Ci saranno dunque novità molto significative per quello che riguarda viabilità, parcheggi, aree pedonali in centro storico. Anche il tema dei trasporti non è stato tralasciato, in particolar modo quello relativo agli autobus, spesso e volentieri visti circolare mezzi vuoti, se non del tutto vuoti, per Rovigo e frazioni.
Viabilità: i problemi di Rovigo
E’ stato fatto notare come ad esempio ci siano dei tempi di attesa di un’ora per poter attraversare la città, quando ad esempio basterebbe utilizzare un qualsiasi tipo di bicicletta, e partendo dall’area del Censer (quindi nella periferia a nord di Rovigo), si potrebbe arrivare ad esempio a Borsea (una delle undici frazioni rodigine), mettendoci sicuramente molto meno dell’ora spesa ad attendere il bus.
Il nuovo piano
Il nuovo Piano del Traffico, ha comportato uno studio articolato, impostato su sei diverse, ma complementari, linee di azione. Nelle 30 slide presentate lunedì sera, nel corso dell’ora di video conferenza, è riassunto il nuovo piano del traffico, che prevede ad una maggiore fruibilità del centro storico a piedi, allargando la Zona a Traffico Limitato, con la chiara e precisa volontà di incentivare l’uso della bicicletta, facendo capire alla popolazione che ogni tanto l’automobile va lasciata a casa. Questo anche in virtù delle tante piste ciclopedonali sorte negli ultimi anni, oltre che per il fatto che Rovigo non è sicuramente una metropoli e dunque si presta molto per l’utilizzo della bici, come del resto viene fatto da anni nella vicina Ferrara, che tra l’altro è una città più estesa di Rovigo.
Marco Scarazzatti