venerdì, 29 Marzo 2024
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L’ultimo salto “nullo” di Laura Strati le costa le Olimpiadi di Tokyo

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La specialista del salto in lungo di Cassola (Vicenza) non è alle Olimpiadi per un salto a Rovereto da 6.67 considerato nullo dai giudici, situazione che l’ha penalizzata in modo decisivo nella classifica a punti

Laura Strati
Laura Strati ai campionati italiani di Rovereto: sul suo volto un velo di delusione!

“Guardo avanti. Ora non ha senso guardarsi indietro”. Lo scrive questa sera sui suoi social network la campionessa del salto in lungo Laura Strati con un misto di amarezza e rassegnazione. Oggi partivano gli azzurri e le azzurre dell’atletica. Lei è rimasta a casa per poco.

“Non sarò a Tokyo, sono rimasta fuori per poche posizioni. Ho dato tutto, ma non è bastato. Complici troppi infortuni dell’ultimo minuto – e conclude -. Rimando ogni riflessione più articolata al futuro. Per ora voglio solo tifare a squarciagola tutti gli atleti italiani che ce l’hanno fatta”.

E ancora: “Un ringraziamento speciale a chi mi è stato accanto in queste ultime settimane, che mi hanno vista coinvolta in una vicenda in cui non avrei mai pensato di ritrovarmi, ma che è stato giusto affrontare per non lasciare niente di intentato, dato che un eventuale lieto fine avrebbe significato una possibilità più concreta di partecipare alle Olimpiadi”.

A cosa si riferisce l’atleta Laura Strati?

 

IL “MISTERO” DEL SALTO DI ROVERETO

Scrive sui social Laura Strati: “Dopo i Campionati Italiani di Rovereto abbiamo presentato ricorso per quel mio ultimo salto da 6.67, datomi nullo dopo interminabili momenti di indecisione da parte dei giudici di pedana”.

“Mercoledì scorso il Giudice Sportivo Fidal  – prosegue nel racconto Laura Strati – ha dichiarato non confutabile la valutazione del mio salto, per cui la mia istanza è stata respinta, ma ha riconosciuto il mio pieno diritto a presentarla date le mie motivazioni”.

“I 4 “moschettieri” che mi hanno difeso sono stati per me una vera ala protettiva in queste settimane, a cominciare dal mio fantastico cugino avvocato “milanese” Alberto Strati, che mi ha spinto a portare fino in fondo il ricorso, a Christian Zovico, a cui mi legano stima e affetto, e ai colleghi super competenti Monia Materazzi e Marco Scavello”.

“Grazie infine ad una mia amica e collega saltatrice, Elisa Naldi che da subito mi ha dimostrato il suo grande cuore e la sua totale collaborazione”.

“Ora, mi prendo del tempo per curare talloni e tendini – conclude Laura -, senza smettere di allenarmi”.