sabato, 20 Aprile 2024
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Martellago: Andrea Marchini parte per l’Uganda con i Medici Cuamm

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Trent’anni, nato a Venezia, vive a Martellago, Andrea sta studiando per diventare Chirurgo, presso l’Università di Padova e giovedì 15 luglio parte alla volta di Aber, in Uganda, per la sua prima esperienza nel continente africano con i Medici Cuamm

Andrea Marchini
Andrea Marchini

Andrea Marchini, giovane specializzando di Martellago (VE)giovedì 15 luglio partirà per l’Uganda, dove per sei mesi lavorerà con Medici con l’Africa Cuamm per portare il suo aiuto e la sua professionalità di specializzando in chirurgia all’ospedale di Aber. Trent’anni anni, sarà la prima volta in Africa.

«Molte sono le motivazioni che mi spingono a partire e più ci penso più ne trovo – racconta Andrea Marchini -. Innanzitutto la voglia di mettermi a disposizione degli altri, dal punto di vista professionale e formativo; poi il desiderio di imparare cose nuove e scoprire capacità che magari non pensi di avere e, invece, contesti come quello africano fanno emergere. Sarà una opportunità per mettermi alla prova e vedere come reagisco di fronte a difficoltà che qui non si incontrano. Conosco il Cuamm da molto tempo, anche perché canto nei Summertime sostengono l’impegno di questa ong da diversi anni. Entrambi i miei genitori sono medici e mi appoggiano in questa scelta». E conclude: «In valigia, non può mancare la voglia di non arrendersi mai, di dare tutto me stesso, di tirare fuori tutte le risorse che ho, per dare un aiuto dove il bisogno è enorme».

In Uganda, come negli altri sette paesi in cui Medici con l’Africa Cuamm è presente, nell’ultimo anno è stato necessario lavorare intensamente per mettere in sicurezza gli ospedali e le comunità contro il Covid-19, che minaccia anche l’Africa e preoccupa per gli effetti secondari che genera. L’ospedale di Aber è il punto di riferimento per le emergenze ostetriche di una regione molto ampia e da quasi dieci anni assicura il parto assistito a migliaia di donne, nell’ambito del programma “Prima le mamme e i bambini. 1000 di questi giorni”, ma garantisce anche cure contro malaria, tubercolosi, HIV. I medici esperti di salute pubblica sono fondamentali per garantire un rapporto efficace tra ospedale e territorio, puntando sulla prevenzione, sulla formazione del personale e sulla sensibilizzazione delle comunità.

È possibile sostenere Medici con l’Africa Cuamm con una donazione online su wwww.mediciconlafrica.org

“Un vaccino per noi”

Davanti a un’emergenza globale, l’unica risposta possibile deve essere globale. L’Africa non può restare esclusa. Vaccinare medici, infermieri e la popolazione africana è un atto di solidarietà e insieme di sicurezza per tutti, anche per noi: solo così riusciremo a interrompere la diffusione del virus e delle sue varianti. Serve un piano vaccinale anti Covid in Africa. Servono più dosi. E queste dosi, poi, devono diventare “vaccinazione vera”. Per questo Medici con l’Africa Cuamm ha lanciato la campagna “Un vaccino per noi”. Si intende partire dagli operatori sanitari e dai gruppi prioritari individuati paese per paese, obiettivo dell’intervento Cuamm è portare il vaccino fino all’ultimo miglio in 51 distretti di 6 paesi in cui è presente: Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Uganda, per una popolazione complessiva di circa 5 milioni di abitanti. 

Medici con l’Africa Cuamm

Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in 8 paesi dell’Africa sub-Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con oltre 4.500 operatori sul campo, di cui 230 italiani. Appoggia 23 ospedali e 80 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria).