martedì, 16 Aprile 2024
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Martellago, “Progetto Più” per rivitalizzare gli spazi pubblici

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Commercio. “Progetto Più” è l’iniziativa di placemaking promossa dal Distretto di Martellago per rivitalizzare gli spazi pubblici

Martellago, progetto Più. Frame da un video pubblicato su facebook dal distretto del commercio

Più spazio pubblico, più socialità, più cura della città, più aria, più chiacchiere, più bici, più radicchio. Questo lo slogan della proposta sostenuta dal Distretto del commercio di Martellago, insieme col Comune, per il territorio.

Martellago, Progetto Più

Lo scorso 25 giugno si è infatti alzato il sipario su Progetto Più, l’iniziativa che porta la firma degli architetti Alice Bruzzone e Paolo Robazza, con la regia di Achab Group, e punta alla creazione di scenari urbani in grado di generare attrattività e innovazione, attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini nelle fasi di progettazione, manutenzione e cura dello spazio pubblico.

L’iniziativa nel dettaglio

Nello specifico, la proposta consiste nella creazione di “isole urbane” temporanee, della durata iniziale di un mese, dove poter sostare per socializzare: panchine, divisori, segnaletica orizzontale, fioriere e rastrelliere per le bici riempiranno gli spazi tra parcheggi e infrastrutture di vario tipo. Alcune installazioni sono già state posizionate in una zona neutra del centro di Martellago, ma si tratta solo di una prima prova volta ad analizzare l’impatto dell’iniziativa e la sua replicabilità in altre sette aree della città e nelle frazioni di Olmo e Maerne.

Non tutti appoggiano la proposta

Se lo scopo del progetto è quello di rigenerare il tessuto urbano, rivitalizzandone la centralità e migliorando l’attrattività commerciale del distretto, non tutti i commercianti della zona condividono la proposta. “La vera rigenerazione parte dal territorio e dalla sua vivibilità, non da panchine e decorazioni. Mi piacerebbe vedere progetti di spessore, per i quali il beneficio fruito da cittadini ed esercenti non sia ininfluente. Per rilanciare il distretto, sarebbe importante prima di tutto sistemare i marciapiedi e le piazze, in modo da poterci camminare in sicurezza, per esempio” – spiega la proprietaria di un’attività commerciale di Maerne. “Spesso – aggiunge – i fondi vengono investiti senza prendere in considerazione le reali necessità dei commercianti e senza interesse per il risultato. Non dico che progetti come questo siano completamente sbagliati, ma ci sono altre priorità”. Più duro il commento di una cittadina che dice “certo che i soldi non sanno proprio come spenderli”.

Progetto Più: il tempo è la migliore risposta

Il tempo si rivela spesso la migliore risposta. Dunque, bisognerà attendere per capire se “Progetto Più” riuscirà a sortire l’effetto desiderato, dando una boccata d’ossigeno alle attività commerciali, duramente colpite dalla pandemia, e rispondendo alla reale missione dei distretti del commercio: essere espressioni di politica attiva a sostegno del settore commerciale.

Anna Serena