Luca Lazzari: “Noi ogni giorno cerchiamo di raccontare la vita, vista da un’angolazione il più possibile positiva. Musicalmente questa è una bella stagione”
Mentre scrivo sono passati alcuni giorni dalla vittoria degli Azzurri a Londra. Siamo Campioni d’Europa nel calcio dopo aver battuto in finale gli Inglesi a casa loro e, ammettiamolo pure: è una goduria!
Aggiungiamoci, poi, anche la prima finale storica per un italiano nel tennis: Matteo Berrettini è stato sconfitto a Wimbledon da un extraterrestre, Novak Djokovic, che ha fatto entrare il tennista italiano tra i grandi del circuito mondiale.
In questi momenti tutto sembra davvero più bello, più leggero e i problemi di questo ultimo anno e mezzo danno la sensazione di essere in fase di dissolvimento.
Noi ogni giorno a Radio Padova cerchiamo di raccontarvi la vita, vista da un’angolazione il più possibile positiva. Musicalmente questa è una bella estate. Mai come quest’anno abbiamo avuto cosi tanta musica italiana di qualità.
Il mese scorso, da queste pagine, ci siamo dedicati ai tormentoni che stiamo ascoltando ogni giorno alla radio. Questa volta vorrei mettere in risalto un aspetto che ho colto in questa fase post (speriamo!) pandemica: il rispetto dei giovani artisti nei confronti di mostri sacri della nostra musica che sembravano destinati alla pensione.
Fedez e Achille Lauro con Mille hanno dato nuova visibilità musicale ad Orietta Berti, tra l’altro reduce da un Festival di Sanremo nel quale ha dato a tutti gli artisti, in gara e non, una lezione di canto che dovrebbe essere portata ad esempio da chi insegna la materia. Orietta Berti così è stata (ri) scoperta e apprezzata anche da chi l’aveva solo vista in tv come ospite.
Un altro progetto intergenerazionale è stato messo a punto da Jovanotti che ha chiesto a Gianni Morandi di cantare “L’Allegria”. Anche per questa iniziata è suc- cesso che le radio, di solito orientate verso musica nuova e artisti anagraficamente giovani, hanno cominciato a trasmettere una canzone cantata da un ragazzo degli anni ’60.
Colapesce e Dimartino dopo il grande successo di “Musica Leggerissima” hanno calato l’asso duettando con Ornella Vanoni in “Toy Boy”, una canzone ironica nella quale i due artisti si dichiarano pronti a qualsiasi cosa pur di diventare amanti della Signora della Canzone italiana. Per molti sarà il tormentone radical chic dell’estate.
Da segnalare anche il duetto tra Fabio Rovazzi, che qualche anno fa aveva duettato con Gianni Morandi dando inizio a questo filone artistico, ed Eros Ramazzotti, certo più giovane anagraficamente dei cantanti appena nominati ma che, che con i suoi ormai quasi 40 anni di carriera, è diventato di diritto una delle voci più importanti della musica italiana di sempre.
Infine, un pensiero nei confronti di Raffaella Carrà. Facciamo fatica ad immaginare un’altra artista di tale bravura nelle prossime generazioni. Noi possiamo solamente ringraziare di essere stati contemporanei di una donna che con il suo talento ha cambiato il Costume Italiano ed è stata protagonista, unica e inconfondibile, di una rivoluzione dolce basata sul sorriso, la comprensione, e il diritto di tutti all’Amore.