giovedì, 25 Aprile 2024
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Vicenza, la persistente chiusura del Caffè Moresco aumenta il degrado di Campo Marzo

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Il consigliere comunale Ciro Asproso chiede conto dei soldi spesi dagli alpini

Il vecchio Caffè Moresco è rinato come “Fonzarelli” in Campo Marzo. Ma è ancora chiuso

Il consigliere comunale Ciro Asproso denuncia la persistente chiusura del Caffè Moresco aumenta il degrado di Campo Marzo.  E ne chiede conto al sindaco. “Se qualcuno pensa – spiega Asproso in un documento – che il contenzioso in atto tra “Il Torrione degli Alpini” Srl e la Società Brisbane Srl – per la gestione dei locali dell’ex Caffè Moresco – sia una semplice lite tra privati si sbaglia di grosso.

Non solo perché la persistente chiusura dello stabile accresce il degrado di un’area già in sofferenza che, invece, si sperava potesse essere riqualificata proprio grazie all’attività di ristorazione e alla presenza degli avventori. Ma anche per il fatto che il Comune ha investito un bel po’ di quattrini nel rilancio del Moresco e la prospettiva di vederseli rimborsare, grazie al canone di locazione, si allontana sempre più nel tempo.

“Il Comune ha speso finora 140mila euro senza ricavare un solo euro di affitto”

Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione civica, da lungo tempo in sala Bernarda

Tutto ebbe inizio con delibera N. 1 del 12.1.16 con la quale il Comune concesse a “Il Torrione degli Alpini” Srl – previa esecuzione degli interventi edilizi necessari – l’immobile di proprietà comunale denominato Caffè Moresco. Fu stabilito un contratto di 12 anni con un canone di concessione annuo di 15.600 euro; per compensare il costo delle opere di ristrutturazione (stimate in 124.800 euro) si decise che i primi 8 anni sarebbero stati gratuiti.

Il concessionario avrebbe poi provveduto ad individuare un gestore per l’attività di ristorazione e, a detto gestore, in qualità di sub-concessionario, sarebbero spettati i lavori del piano terra.

Successivamente, gli alpini bandirono una gara pubblica che andò deserta in quanto nessuna delle ditte interpellate volle impegnarsi nella realizzazione delle opere di manutenzione. In considerazione di ciò, gli alpini assunsero l’onere di realizzare i lavori di adeguamento e la direzione fu affidata al presidente della sezione di Vicenza, Luciano Cherobin.

Nel novembre del 2017 vi fu una nuova delibera di Giunta, che concesse agli alpini un finanziamento di 80.000 euro – a fronte dei maggiori oneri derivanti dai lavori al piano terra – con la conseguente riduzione da 8 a 3 anni del periodo di gratuità del canone. I lavori avrebbero dovuto concludersi entro il 29 dicembre 2018, ma si protrassero anche l’anno successivo.

Il 26 luglio 2019 il Torrione degli Alpini Srl presentò il computo metrico estimativo delle opere effettuate e l’importo risultò essere di 272.874,49 euro (anziché 124.800). Alla luce delle maggiori spese sostenute dagli alpini – con decisione di giunta del 12 settembre 2019 – la Giunta attuale riconobbe un ulteriore contributo di 60.000 euro, assicurando la gratuità per i primi 3 anni del canone e la decorrenza dal 1.1.2020.

“Il Caffè è chiuso e il gestore litiga con gli alpini perché vuole 350mila euro. Ma da dove saltano fuori?”

Il Comune – sottolinea Asproso –  ha fin qui sostenuto un esborso finanziario di 140 mila euro senza ricavare un solo euro di affitto. I lavori di adeguamento del piano terra furono eseguiti dagli alpini e che il contributo suppletivo (60 mila euro) fu elargito sulla base di una valutazione complessiva dei costi sostenuti. Pertanto Ciro Asproso chiede al sindaco: la società “Torrione degli Alpini” Srl, ha mai presentato il conto consuntivo dei costi sostenuti per le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria eseguite al piano terra? A cosa si riferiscono i 350 mila euro che la società Brisbane dichiara di aver speso per i lavori effettuati all’interno dello stabile? Quali azioni pensa di intraprendere il Sindaco per salvaguardare gli interessi del Comune?