Dibattito ieri a Fornaci Rosse a Vicenza con il capogruppo del PD in Consiglio regionale del Veneto Giacomo Possamai, il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni e la consigliera del M5S Erika Baldin per capire cosa fare in vista dell’era post Zaia. Sul palco anche il dovente di scienze politiche a Padova Marco Almagisti.
Luca Zaia infatti è arrivato all’ultimo mandato: si chiuderà così un’era caratterizzata da una leadership forte che, aldilà delle valutazioni sulla qualità dell’operato, ha goduto indubbiamente di un grande consenso.
“Ora viene la sfida più difficile – ha affermato Possamai con l’assenso degli altri consiglieri di opposizione presenti -: costruire un’alternativa che sia seria, credibile e condivisa con i cittadini. Questa volta non abbiamo scuse, il centrosinistra non può farsi trovare impreparato per l’ennesima volta”.
“Dal palco ho provato a lanciare un’idea – racconta a Il Vicenza Possamai -: costruire da oggi un Patto per il Veneto del 2030, che prenda il via dal Patto per il Clima e per il Lavoro concepito dall’Emilia Romagna. Una proposta forte sui temi dell’ambiente e del lavoro, centrali per il rilancio del Veneto nel post pandemia: la transizione energetica ed ambientale sono una straordinaria opportunità ma devono essere guidate al meglio”.
“La voglia di partecipare e immaginare un’alternativa c’è ed è più forte di quanto sembri – conclude Possamai -: eventi come Fornaci Rosse hanno il grande merito di dimostrarlo. Rimbocchiamoci le maniche!”