venerdì, 29 Marzo 2024
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A Vicenza mancano 150 infermieri nelle case di riposo: lo denuncia la FP Cgil

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La Funzione pubblica della Cgil a Vicenza e in Veneto chiede alla Regione di costituire un tavolo per programmare le assunzioni degli infermieri tra ospedali e case di riposo: altrimenti continuerà l’emergenza

sit in FP Cgil ospedale di Vicenza
I rappresentanti sindacali della FP Cgil di Vicenza davanti ai cancelli del San Bortolo

In Veneto mancano 1400 infermieri nelle case di riposo; a Vicenza e nel vicentino almeno 150 infermieri. Ci vuole programmazione e la Regione Veneto non sta programmando come si deve. Lo afferma la segretaria generale della FP Cgil di Vicenza e provincia Giulia Miglioranza assieme al segretario regionale Stefano Bagnara.

Questa mattina davanti al cancello dell’entrata automobilistica dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza la FP CGIL ha inscenato un sit in per denunciare l’emergenza in cui si trovano le case di riposo (RSA) vista la “migrazione” del personale infermieristico verso le ULSS del Veneto dove sono pagati maggiormente.

FP Cgil chiede la convocazione di un tavolo tra le parti per mettere a punto le soluzioni per dare un servizio di qualità alla popolazione e in particolare alle famiglie e agli anziani senza i “buchi” che si stanno registrando anche in provincia di Vicenza.

Il Veneto, secondo FP Cgil deve darsi una mossa nelle assunzioni, come Emilia Romagna e Toscana che hanno assunto centinaia e centinaia di infermieri (anche di altre nazionalità) durante la Pandemia: l’Emilia ben 2mila, il Veneto invece solo 500 infermieri circa.

FP Cgil davanti al San Bortolo