mercoledì, 24 Aprile 2024
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Covid, Veneto: da domani tamponi a pagamento per chi non ha particolari situazioni di salute

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Zaia: “Non è un provvedimento contro qualcuno ma una modifica del provvedimento nato come temporaneo in pandemia”

Luca Zaia
Luca Zaia

E’ stato presentato oggi, lunedì 9 agosto, il nuovo piano di sanità pubblica in vigore in Veneto da domani, su delibera esecutiva di Giunta straordinaria. Il nuovo piano prevede alcune novità: i tamponi da domani saranno a pagamento per chi non ha un contatto diretto con un positivo oppure per chi non ha situazioni particolari di salute o per chi non appartiene a categorie particolari come per esempio i visitatori delle case di riposo. Le tariffe sono quelle nazionali quindi 8,15 euro e 22 euro. Resta la possibilità di fare i tamponi nelle farmacie. “Il nostro sistema, se andassimo avanti con 50.000 tamponi al giorno, è a rischio crash – ha spiegato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia nel punto stampa sulla situazione Covid in regione dalla Protezione civile di Marghera – ed inoltre toglie personale al sistema sanitario. Questo provvedimento è quindi un allenamento con l’accordo nazionale e non è un provvedimento contro qualcuno ma una modifica del provvedimento nato come temporaneo in pandemia”.

Covid: la quarta ondata in Veneto

“L’ondata in corso al momento non ha replicato l’esperienza inglese, non c’è stato l’assalto a ospedali – ha affermato Zaia -. Il virus c’è, ma possiamo rispondere a chi ci dava degli incapaci per la nostra proposta di togliere l’Rt dai parametri. Se avessimo gli stessi parametri, oggi saremmo in arancione con i negozi e locali chiusi. Aver modificato i parametri in sicurezza ha dimostrato che non abbiamo riempito gli ospedali, siamo al 2% di ospedalizzazioni. Questo ci ha permesso di accompagnare questa fase di convivenza con il virus che non deve essere banalizzata”.

Vaccini: ad agosto un milione di dosi disponibili

“Ad agosto c’è almeno un milione di vaccini disponibili: chi vuole prenotarsi e vaccinarsi oggi sappia abbiamo le agende vaccinali aperte – ha spiegato inoltre il presidente -. Chi vuole, può farlo adesso. L’appello è di non attendere settembre e ottobre perché il rischio è che ci sarà il caos”.

Il presidente ha infine precisato di aver dato istruzione per tenere aperti i centri anche a Ferragosto. “Ci sono Usl che ci hanno detto che, nel caso fossero pochi, li chiameranno uno a uno per anticiparli, ma che se ci dovessero essere i numeri li terranno aperti”.

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