venerdì, 29 Marzo 2024
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Tra paesaggi urbani e contaminazioni hip-hop e jazz, il nuovo album di Davide Nicchio: “Palindromo”

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Una fotografia anni ’80 su sfondo verde che ritrae una scena familiare, una linea arcobaleno, un elemento geometrico nero e il titolo in giallo-blu, riportato anche in alfabeto braille. Si presenta così la copertina di “Palindromo”, il nuovo progetto discografico di Davide Nicchio, autore, compositore, arrangiatore e chitarrista padovano

Davide Nicchio
Davide Nicchio

Il suo primo approccio alla musica comincia a sette anni, accompagnato da suo padre tra una chitarra e una batteria. Basterebbe questo a dare l’idea della sua passione e della dimensione musicale ma, analizzando il suo percorso, le sue influenze sono già più chiare. La sua formazione continua fino al primo vero progetto “groove” con i PCKT, contrazione del termine “pocket” che in ambiente musicale si riferisce proprio a questo tipo di sound. L’obiettivo è “portare live l’espressione della black music”, riconducibile nella maggior parte dei casi a beat e groove creati con supporti tecnologici. Un approccio moderno in cui confluiscono hip-hop, r&b e nu soul in una formula che richiama gli americani Roots, Badu e D’Angelo.

Il nuovo album di Davide Nicchio

Arriviamo così al nuovo album caratterizzato dall’amore per il suono, per la sua forza e dalla passione per il jazz e per l’improvvisazione. Il processo compositivo delle tredici tracce  di  “Palindromo” è iniziato in uno studio di registrazione nel cuore di Padova (Studio 2). Settantadue ore di puro “isolamento artistico”. Il titolo, volutamente in italiano, è pregno di significato. “Questo album – racconta Nicchio – è dedicato al primo palindromo della mia storia. Mi piace immaginare che sia una mappa ideale attraverso la quale porto chi ascolta ad esplorare mondi diversi tra natura e paesaggi urbani”.

Raccontare e trasformare attraverso musica e immaginazione le esperienze personali con un  linguaggio dinamico, fatto di improvvisazioni e cambiamenti di percorso. Un album intimo quello di Davide Nicchio. “Parla di me – rivela – della mia storia, delle persone e delle cose che amo, di passati che non ho vissuto ma che da sempre mi affascinano, del mio rapporto con la musica, di immagini, della natura, di avventura dell’uomo inserito nella dimensione urbana.”

Ciascuna traccia riporta caratteristiche uniche e appartenenti allo stesso filo conduttore tra jazz e hip-hop. Un “concept album” incentrato sulla fusione di diversi elementi che riescono a mantenere la spontaneità e l’improvviazione e allo stesso tempo trovano il giusto equilibrio. Il sound richiama la scena moderna americana di Richmond in Virginia in particolare del collettivo Butcher Brown, al loro groove di ispirazione jazz, soul e funk. La sequenza dei brani racconta l’originalità dell’approccio musicale di Davide che si fonde perfettamente con le sonorità oltreoceano.

Davide Nicchio: le collaborazioni

Davide Nicchio, polistrumentista, si avvale della collaborazione di altri musicisti. Alberto Lincetto, pianista di straordinaria sensibilità che inserisce sapientemente i sui interventi ai tasti bianchi e neri di alcuni brani; il pluripremiato contrabbassista Riccardo di Vinci che ha aggiunto le sue “basse frequenze”; la tromba lirica ed energica di Francesco Giustini e infine la bellissima voce di Jules che arrichisce l’intero lavoro. La registrazione e la produzione sono state seguite scrupolosamente da Stefano Cosi.

Dal punto di vista grafico e fotografico, il lavoro va di pari passo con i contenuti presenti nel l’album e si orienta verso un immaginario creato ad hoc che ricorda, in qualche modo, le geometrie e i colori del regista Wes Anderson. La copertina è stata interamente ideata da Davide, in collaborazione con il grafico Giulio Mattiello e gli scatti fotografici per la promozione del disco che compaiono nei social e nel sito internet, sono stati realizzate da Giulia Fassina. A breve il sito web progettato da Mattiello e sviluppato da Ilaria Callegaro di Grafiche Callegaro, dove sarà possibile acoltare ed acquistare, attraverso la piattaforma e-commerce, l’ultimo lavoro discografico.

Palindromo: il nuovo album

Il risultato di Palindromo è la creazione di momenti sonori pregni di sfumature e colori. Un progetto originale, caratterizzato da continue aperture musicali che danno modo di immaginare spazi di comprensione ogni volta diversi.

L’ascoltatore è proiettato nell’ universo jazz, non sempre tradizionale, talvolta con sfumature afro, caratterizzato da spinte melodiche coraggiose e da idee musicali stravaganti. La musica come terreno ancora in parte inesplorato e in divenire; esperienze inedite che riescono ad attirare verso questi suoni anche il pubblico più tradizionale.

Sara Busato