Focolaio Covid tra i lavoratori dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. Montanariello e Zottis (PD) presentano un’interrogazione e chiedono: “Chiarezza su responsabilità e gestione dell’emergenza”

“Gli aeroporti sono luoghi sensibili dal punto di vista sanitario e, considerando i grandi flussi internazionali di persone, dovrebbero essere sorvegliati in modo speciale: com’è possibile che sia scoppiato un focolaio tra i lavoratori del Marco Polo? Sono state adottate tutte le misure di prevenzione?”. Lo chiedono i consiglieri regionali del Partito Democratico Jonatan Montanariello – vicepresidente commissione Trasporti – e Francesca Zottis, che hanno presentato un’interrogazione su quanto accaduto nei giorni scorsi allo scalo veneziano e che ha coinvolto alcuni dipendenti dell’azienda GH Venezia.
Venezia, focolaio Covid all’aeroporto
“Quest’ultima dice di aver adottato tutte le disposizioni previste dalla legge, il sindacato Cub denuncia invece come non siano stati attuati con prontezza i protocolli sanitari, con ritardi nel lasciare a casa i contagiati e nel tracciamento dei contatti, così come della sanificazione degli ambienti lavorativi. Sarebbe grave se i colleghi dei positivi fossero stati tenuti all’oscuro per giorni. Vogliamo sapere se ci sono stati errori o addirittura omissioni perché, appunto, gli aeroporti sono luoghi estremamente controllati. Anche per evitare il ripetersi di casi simili”.
Montanariello e Zottis (Pd): “Assessore alla Sanità e al Lavoro non si sono ancora espressi”
“A distanza di giorni né l’assessore alla Sanità né quello al Lavoro si sono ancora espressi – sottolineano i due esponenti dem – ma sappiamo che c’è stata un’ispezione dello Spisal: cosa è emerso dal punto di vista delle eventuali responsabilità e della gestione dell’emergenza?”.