Cinque serate dedicate al cinema indipendente hanno caratterizzato la 7a edizione di “Laguna Sud – Il Cinema Fuori dal Palazzo” a Chioggia.
Il festival, ideato e diretto dal regista Andrea Segre e dal critico cinematografico Giorgio Gosetti, con il contributo della Regione del Veneto, in collaborazione con ZaLab, Giornate degli Autori, Comune di Chioggia, Pro Loco Chioggia Sottomarina, Fondazione Clodiense, si è svolto dal 25 al 29 agosto scorso con la partecipazione di protagonisti del cinema e della cultura.
Segre: “Ho voluto provare nella vita a portare il cinema a conoscere la Laguna Sud”
“Attraversando la Laguna Sud, tra Chioggia e Pellestrina – ha affermato Andrea Segre – ho sempre avuto la sensazione che quei luoghi abbiano il diritto di appartenere al cinema Nella loro luce, nelle loro storie, nella loro lingua. Sono pezzi di Mediterraneo vivo e inaspettato che si incuneano nel cuore della MittelEuropa. Venezia nella sua magnificenza li oscura, li nasconde, ma in fondo ne ha bisogno e a volte, stritolata dai suoi stessi riflettori, li invidia. Per questo ho voluto provare nella vita a portare il cinema a conoscere quei luoghi”.
Chioggia, il progetto “Laguna Sud – Il Cinema Fuori dal Palazzo”
Lontano dalla mondanità di Venezia, protagonista della scena cinematografica mondiale durante i giorni della Mostra, ma che non valorizza realmente il tessuto urbano, sociale e culturale in cui questa popolarità si radica, il progetto “Laguna Sud – Il Cinema Fuori dal Palazzo” di Segre e Gosetti nato nel 2015 propone di dare al cinema d’autore emergente una sede diffusa nello spazio veneziano per portarlo nelle calli più periferiche. Il cinema diventa così patrimonio popolare e strumento di lettura ed interpretazione del mondo che ci circonda.
Le proiezioni si sono tenute all’Auditorium San Nicolò a Chioggia e nel Giardino di Palazzo Grassi. Sono statti presentati i film “Maternal” di Laura Delpero, le raccolte di poesie di Vasco Mirandola “Cento poesie in gioco” e “Volevo solo scriverti accanto” i film “Kitoboy” di Philipp Yuryev e “200 metri” di Philipp Yuryev, il libro “Frattempi moderni” con gli interventi di Francesco Maino, Sandro Frizziero, Elisabetta Tiveron e Cristiano Dorigo, i film “Tutti i nostri affanni” di Davide Crudetti e Paola Di Mitri e “Un giorno La notte” di Michele Aiello e Michele Cattani, il film di Andrea Segre “Molecole”. (e.f.)