“Livia Drusilla è stata forse la prima vera femminista della storia”. Così Kasia Smutniak, protagonista di Domina, commenta la figura storica che porta in scena nella serie Sky Original.

Creata dall’autore inglese Simon Burke (già dietro a Fortitude, sempre per Sky), la serie vanta tra le sue registe anche l’australiana Claire McCarthy (Ophelia), dietro la cinepresa dei primi tre episodi. Domina racconta per la prima volta dal punto di vista delle donne le lotte per il potere durante il principato di Gaio Ottaviano (Matthew McNulty, Misfits), ossia Cesare Augusto che fu il primo imperatore romano.
La serie
La serie segue vertiginosa ascesa della terza moglie di Gaio, Livia Drusilla, la cui incredibile storia, tenacia e caparbietà contribuirono a cambiare le sorti delle donne del tempo, segnando incontrovertibilmente anche quelle dell’Impero Romano. I richiami alle recenti fiction di genere politico non sono pochi, a partire dalla sigla che ricorda quella dell’americana House of Cards. Tuttavia Domina si distingue poiché non indugia sugli avvicendamenti del Senato. “Nella nostra serie, la politica si fa nelle camere da letto” spiega il creatore Burke, che continua: “Le nostre donne manipolano i loro mariti e figli per custodire il potere”.
Domina: la sceneggiatura scricchiola
La sceneggiatura scricchiola, e lo spettatore fatica a scrollarsi di dosso quella sensazione di “già visto”: Domina ha ben poco da aggiungere alla rappresentazione dei personaggi femminili nella tv di oggi, e non c’entra l’ambientazione storica. La storia e il suo intreccio sembrano contemporanee di Roma, l’ambiziosa produzione HBO realizzata a Cinecittà tra il 2005 e il 2007. Sono passati sedici anni, eppure guardando Domina c’è chi potrebbe non accorgersene. A risollevare il progetto, il coinvolgimento delle eccellenze italiane di rilievo mondiale che hanno lavorato alla serie quali Gabriella Pescucci, vincitrice del Premio Oscar per “L’età dell’innocenza”, che ha curato i costumi della serie, e Luca Tranchino (Prison Break) che ha lavorato alle scenografie.
I set realizzati per Domina
La ricostruzione dell’Antica Roma nei set dei Cinecittà Studios di Roma ha colpito anche Isabella Rossellini, la quale partecipa alla serie in qualità di guest star nel ruolo della matrona Balbina. “Ci porterei le scuole” ha detto Rossellini dei set realizzati per Domina. “Oggi abbiamo bisogno di storie come questa, con protagoniste donne che hanno lasciato un grande impatto” dice Kasia Smutniak, al suo secondo ruolo da protagonista di una serie Sky dopo Diavoli dello scorso anno. “In passato ho realizzato altri biopic, cioè altri film basati sulle biografie di altri personaggi, e puntualmente venivano inseriti elementi di finzione per rendere la storia più accattivante” confessa l’attrice, che aggiunge: “In Domina non ce n’è stato bisogno: la realtà supera la fantasia in questa storia”.