venerdì, 29 Marzo 2024
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G2O Spiagge, città balneari. Assessori regionali: “La proposta di legge non deve frammentare le diverse realtà”

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G20 Spiagge. Per gli assessori della Regione Veneto Caner e Calzavara, “la proposta di legge sulle destinazioni balneari deve rafforzare il coordinamento tra i diversi livelli di governo e non frammentare le diverse realta’”

G20 Spiagge

“Comprendo la richiesta di riconoscimento dello status di Città Balneare, alla base della proposta di legge stesa e presentata oggi dall’avvocato Bruno Barel, e le possibili conseguenze sul piano delle competenze amministrative e delle maggiori risorse che ne discenderebbero. E’ necessario fare delle riflessioni, sia di carattere tecnico-giuridico, sia di tipo politico. La competenza turistica è in capo alle Regioni e credo che, soprattutto in questo ambito, sia necessario garantire un coordinamento tra i diversi livelli di governo, per evitare una inutile frammentazione che potrebbe innescare un effetto domino di rincorsa al riconoscimento di una qualche specificità turistica. In Veneto, per esempio, tutti i comuni sono riconosciuti turistici. Dunque, questa riflessione andrebbe automaticamente estesa alle realtà che si affacciano sul lago di Garda, piuttosto che ai comuni termali o alle destinazioni di montagna che in alta stagione vivono le stesse problematiche delle spiagge della Costa Veneta”. Lo dice l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, intervenendo alla discussione sulla proposta di legge presentata in occasione del convegno finale del Summit G20 delle spiagge ospitato nella città di Jesolo.

Status di “Città balneare”, Caner: “Servono cautela e approfondimenti”

“Non vi è contrarietà all’ipotesi proposta, comprendendo appieno le motivazioni di fondo, ma servono cautela e necessari approfondimenti – continua l’assessore -. Inoltre, questo tema dovrebbe coinvolgere un altro aspetto, quello dell’imposta di soggiorno. E’ infatti centrale coordinarne l’utilizzo, al fine di realizzare una promozione della destinazione integrata e congiunta con le diverse realtà regionali”.

“Ragionare su questa gestione coordinata di una parte dell’imposta di soggiorno non dovrebbe più essere un tabù se si va nella direzione di un potenziamento delle competenze amministrative dei comuni balneari e, forse, più in generale di tutti quelli a vocazione turistica” conclude l’assessore al Turismo.

Calzavara: “Per fare realmente rete le destinazioni balneari dovrebbero mettere in evidenza i veri bisogni”

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore al Demanio della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, che ricorda l’importanza della sinergia tra istituzioni per definire il ruolo economico del turismo, in una delle regioni che oggi si conferma destinazione più visitata d’Italia e dove il turismo incide con un 10% sul Pil regionale.

“Credo che strumenti come, per esempio, la conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale e del Litorale Veneto possano rappresentare i soggetti operativi sul territorio, capaci di raccogliere le istanze e avviare tutta una serie di attività legate alla ripartenza del mondo turistico – spiega Calzavara -. Per fare realmente rete le destinazioni balneari dovrebbero mettere in evidenza i veri bisogni, affinché gli strumenti di carattere normativo possano realmente aiutare gli amministratori locali a dare le giuste risposte alle due facce della stessa medaglia. Destinazioni piccole o medie con meno di 15mila abitanti che durante la stagione estiva raggiungono picchi di oltre 1 milione di presenze che rappresentano il vero ossigeno per queste realtà. In questo senso le piante organiche delle amministrazioni locali dovrebbero essere riviste e potenziate per rispondere alle esigenze di destinazioni che tutto sono tranne che piccole”.

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