venerdì, 29 Marzo 2024
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Caminito è la nona scrittrice negli ultimi 20 anni a vincere il Campiello. Ed è la più giovane di sempre

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La sua storia di ribellione e disperazione ha superato di 19 voti il libro del veneto Malaguti

Giulia Caminito con la vera da pozzo simbolo del premio Campiello

E’ la nona scrittrice che vince il Campiello negli ultimi vent’anni. E’ quasi una percentuale del 50%. E con i suoi 33 anni è la più giovane di sempre, dalla fondazione del premio nel 1963. Ha vinto per 19 voti sul veneto Paolo Malaguti e la sua acqua che ride. Anche quella di Giulia Caminito, 33 anni, che s’è aggiudicata il premio Campiello, è una storia d’acqua: “L’acqua del lago non è mai dolce” è il titolo del suo libro, pubblicato da Bompiani. E’ la storia di una madre che fa di tutto per avere una casa popolare. E arriva appunto al lago di Bracciano, questo il riferimento acquatico del libro, per fuggire dall’indifferenza di Roma. E’ una storia di ribellione e disperazione che è piaciuta a un terzo della giuria popolare: 99 voti sui 270 scrutinati.

Al secondo posto, come detto, si è classificato Paolo Malaguti Se l’acqua ride (Einaudi) con 80 voti, al terzo Paolo Nori Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostoevskij (Mondadori) con 37 voti, al quarto Carmen Pellegrino La felicità degli altri (La nave di Teseo) con 36 voti e al quinto posto Andrea Bajani Il libro delle case (Feltrinelli), con 18 voti.

Le donne che hanno vinto il Campiello in questi ultimi vent’anni sono: Paola Mastrocola (2004), Mariolina Venezia (2007), Benedetta Cibrario (2008), Margaret Mazzantini (2009), Michela Murgia (2010), Simona Vinci (2016), Donatella Di Pietrantonio (2017), Rosella Postorino (2018) e appunto Giulia Caminito quest’anno. Fino al 2001 hanno vinto il Campiello sei scrittrici in 40 anni: Gianna Manzini (1971), Rosetta Loy (1988), Francesca Duranti (1989), Dacia Maraini (1990), Isabella Bossi Fedrigotti (1991), Marta Morazzoni (1997). Giulia Caminito è comunque la più giovane di sempre.

A caldo, dopo la vittoria, ha dichiarato: “Sono molto contenta, è stato un percorso lungo e bello. Io e Carmen Pellegrino questa sera abbiamo deciso di indossare un paio di scarpe rosse; un piccolo gesto per ricordare l’importanza dell’educazione e dell’istruzione alla lettura e alla scrittura per tutte e per tutti e soprattutto per le donne, con l’auspicio che tutte possano trovare sempre e ovunque in un libro una speranza.”

La serata della premiazione dedicata a Daniele Del Giudice, cui è andato il premio alla carriera

La vincitrice con il presidente della giuria dei letterati, Valter Veltroni, il presidente veneto di Confindustria, Carraro e quello nazionale Bonomi

La giuria dei 300 lettori anonimi era così composta: 57% donne e 43% uomini; 20 casalinghe, 45 imprenditori, 100 lavoratori dipendenti, 85 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 30 pensionati, 20 studenti.

Durante la cerimonia sono stati premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: il vincitore della 26esima edizione del Campiello giovani, Alice Scalas Bianco con il racconto “Il ritratto di Parigi” e l’opera prima, assegnata a Daniela Gambaro con “Dieci storie quasi vere” (Nutrimenti). La serata ha visto la partecipazione del cantante e musicista Lodo Guenzi, che ha contribuito allo spettacolo con interventi e letture.

La finale, condotta da Andrea Delogu, si è aperta con i saluti del presidente de La Fondazione Il Campiello Enrico Carraro che ha ricordato Daniele Del Giudice, lo scrittore recentemente scomparso al quale è stato riconosciuto quest’anno il Premio alla carriera: la serata è stata dedicata proprio a Del Giudice.